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Un inizio promettente ma un finale deludente
L’Estra Pistoia ha vissuto un’altra giornata difficile nel campionato di basket, subendo la ventesima sconfitta della stagione contro il Banco di Sardegna Sassari con un punteggio di 63-86. La partita ha mostrato un primo tempo equilibrato, con Pistoia che ha saputo rimanere in partita per i primi 20 minuti, chiudendo il primo tempo sul punteggio di 32-35.
Tuttavia, la ripresa ha rivelato le fragilità della squadra, che ha visto il proprio gioco sgretolarsi, senza mai dare l’impressione di poter reagire.
I problemi strutturali della squadra
La squadra di coach Okorn ha evidenziato problemi che si ripetono da tutta la stagione: un attacco sterile e una difesa poco incisiva.
Le rotazioni corte e la mancanza di fiducia hanno contribuito a un crollo che ha permesso a Sassari di allungare il vantaggio fino a +14 all’inizio del terzo quarto. Nonostante gli sforzi di alcuni giocatori, come Forrest e Saccaggi, che hanno messo a segno 25 punti in due, l’ultimo quarto è stato caratterizzato da una pura agonia per i tifosi e per la squadra stessa.
Un futuro incerto per Pistoia
Con questa sconfitta, la retrocessione in Serie A2 sembra sempre più vicina per l’Estra Pistoia. La città vive questa situazione come una liberazione, in attesa di un verdetto che potrebbe segnare la fine di una stagione da dimenticare. I tifosi sperano in un cambiamento radicale, ma la realtà attuale è che la squadra deve affrontare una crisi profonda, con la necessità di rivedere le proprie strategie e il proprio approccio al gioco. La sfida ora è quella di trovare la forza per reagire e cercare di evitare un epilogo negativo, che potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del club.