Neven Spahija critica la prestazione della sua squadra dopo la sconfitta

L'allenatore si scusa con i tifosi e commenta una decisione arbitrale controversa

Una sconfitta inaccettabile

Dopo la pesante sconfitta contro il Pistoia Basket 2000, Neven Spahija non ha usato mezzi termini per descrivere la prestazione della sua squadra. L’allenatore ha definito la partita come “la peggior prestazione” da quando è alla guida della squadra.

Le sue parole, cariche di delusione, riflettono un momento critico per il team, che ha mostrato evidenti segni di difficoltà sul campo. “Può sembrare una parola pesante, ma è una vergogna”, ha affermato Spahija, sottolineando il comportamento dei giocatori nella prima parte della gara.

Responsabilità e scuse ai tifosi

Spahija ha preso le sue responsabilità, dichiarando di aver parlato in modo deciso con i giocatori negli spogliatoi. “Si può perdere una partita, ma non si può perdere la faccia”, ha continuato, esprimendo il suo rammarico per il supporto dei tifosi che, nonostante la sconfitta, hanno sostenuto la squadra. “Chiedo scusa ai nostri tifosi che sono stati bravissimi in tutta la partita”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza del loro supporto in un momento così difficile.

La polemica sugli arbitri

Oltre alla prestazione della squadra, Spahija ha voluto commentare anche una decisione arbitrale controversa che ha caratterizzato il finale della partita. “Ho parlato con gli arbitri dopo la partita riguardo a quell’ultimo possesso. Quello è fallo antisportivo tutta la vita”, ha dichiarato, esprimendo il suo disappunto per la decisione presa. Nonostante ciò, ha chiarito che la responsabilità principale ricade sulla squadra e non sugli arbitri. “Abbiamo sbagliato, abbiamo sbagliato”, ha ribadito, evidenziando la necessità di migliorare in vista delle prossime partite.

Un futuro da costruire

Con la terza partita consecutiva in cui la squadra ha subito più di 90 punti, Spahija ha riconosciuto la gravità della situazione. “È una vergogna”, ha affermato, sottolineando l’urgenza di tornare a lavorare per correggere gli errori e migliorare le prestazioni. La strada da percorrere è lunga, ma l’allenatore è determinato a rimettere in carreggiata la sua squadra, affinché possa tornare a competere ai massimi livelli.

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