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George Best è stato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi con una vita al di sopra delle righe, trascorsa sempre al massimo, fregandosene delle regole e del buon senso.
Chi era George Best
George Best, figlio primogenito di Dickie Best e Anne Best, è nato il 22 maggio 1946 a Belfast, ed è cresciuto a Cregagh, un quartiere di Belfast, in Irlanda, insieme a quattro sorelle e un fratello.
La sua passione per lo sport fu evidente sin da ragazzino quando nel 1957 fu ammesso alla prestigiosa Grosvenor High School, che poi lasciò per la Lisnasharragh Secondary School, dove impiegò la gran parte del tempo a formarsi in ambito calcistico, la sua prima vera passione.
Il calcio divenne ben presto fondamentale nella sua vita che condivise con la prima moglie Angela MacDonald-Janes, con cui ebbe un figlio, Calum, e da cui divorzio nel 1986. Un secondo matrimonio si celebrò nel 1995 con Alex Pursey.
Carriera
George Best ha indossato la maglia del Manchester United per 11 stagioni, dal 1963 al 1974. Tutto questo fino al tramonto dei primi anni ’70 che coincide con l’addio allo United e una festa di esperienze calcistiche in giro per il mondo.
Esordì in campionato all’età di 17 anni, il 14 settembre 1963 contro il West Bromwich, partita che la sua squadra vinse 1-0 e poi tornò in FA Cup in occasione della vittoria per 5-1 contro il Burnley. Negli anni è riuscito a conquistare un ruolo da titolare in una delle squadre più forti di sempre, giocando 473 partite e segnando 181 gol totali. A livello di squadra, con i Red Devils ha vinto 1 Coppa dei Campioni, 2 campionati, 1 FA Cup. A livello individuale, il Pallone d’Oro del 1968 rappresenta l’apice della sua carriera. Nelle sue prime apparizioni dovette ancora abituarsi al gioco duro e maschile tipico del calcio inglese, tenuto conto della sua corporatura, anticipata in precedenza. Ma poi, con il passare del tempo, è uscito sempre più della sua enorme classe..
Una volta lasciato il glorioso nido del Manchester United, George Best si ritrova praticamente solo. Nonostante le sue enormi qualità tecniche, nessuna squadra si fa avanti per lui, considerato da un personaggio non facile da gestire fuori dal campo.
A 28 anni nessuno lo vuole più e ha deciso di riproporsi in campionati minori, tutte esperienze caratterizzate da una durata minima. Vaga tra Irlanda, Stati Uniti, Scozia e Australia. Arriva a Stockport County e Cork Celtic tra il 1974 e il 1976. In totale colleziona solo 6 presenze con queste due squadre.
L’esperienza ai Los Angeles Aztecs, squadra americana, sembra risollevarlo in numeri e prestazioni, così come la sua parentesi al Fulham. Da qui è chiaro quanto la sua carriera fosse in declino. Un finale di carriera che non dà affatto credito alla grandezza di un mito come era e come continua ad essere.
Una vita in bilico tra alcol e successo
Come capita a molti personaggi famosi, e a molti artisti di successo, la vita di Best non fu solo calcio e belle donne, ma fu purtroppo messa a dura prova da seri problemi di salute dovuti alla sua dipendenza dall’alcol. Nel 1984, fu condannato a una pena di quattro mesi per guida in stato di ebbrezza e nel 2000 venne ricoverato per seri danni al fegato causati proprio dal suo vizio nel bere.
Fu infatti per tale ragione che a soli 56 anni dovette subire un trapianto di fegato. Purtroppo, però, i guai di salute non finirono perché nel corso del 2005 venne ricoverato in terapia intensiva presso il Cromwell Hospital, per un’infezione renale. Malgrado sia stato un calciatore di fama internazionale e un talento conosciuto a apprezzato ovunque, quella di Best è stata una vita decisamente travagliata.
Il campione Best: come viene ricordato
Il George Best Belfast City Airport nel 2003, a 60 anni dalla nascita, fu intitolato a suo nome e l’effigie del giocatore apparve su un Dash 8 proprio per commemorare le sue grandi gesta in campo.
Nel primo anniversario della sua morte l’effigie fu poi utilizzata nel Nord Irlanda e nella zona di Manchester per la stampa di quasi un milione di banconote da 5 sterline.
La morte nello stesso giorno di Fidel Castro e Maradona
La morte sopraggiunse il 25 novembre 2005, per le complicazioni di un’infezione epatica. Il figlio Calum è stato al suo capezzale fino alla fine e fu poi lui a dover dare la triste notizia ai giornali. Nel giorno della sua morte, il 25 novembre, hanno perso la vita anche Fidel Castro e l’amatissimo Diego Armando Maradona detto El Pibe de Oro.