Una polemica a nome di un intero continente, e destinata a chi ha deciso di creare il “Ballon d’Or Dream Team”, ossia una formazione dei migliori 11 giocatori di tutti i tempi. Che però presenta tra i selezionati soli giocatori ed ex giocatori provenienti dall’Europa e dal Sudamerica, incluse le due panchine (per un totale di 33 campioni di ogni tempo).
Dimenticandosi quindi l’Africa, per il grande disappunto di Samuel Eto’o.
A notare la dimenticanza è stato su Twitter il giornalista Osasu Obayiuwana, che si è domandato “come fosse possibile che in tre squadre da Pallone d’Oro non ci fosse un singolo calciatore africano su 33”.
Per poi aggiungere: “Niente Eto’o, niente George Weah, quantomeno?”. Un’osservazione che non è sfuggita proprio al camerunense, protagonista nel Triplete dell’Inter nel 2010.
“Noi africani non esistiamo…”, è stato il conciso quanto sconsolato commento di Eto’o. Per lui il massimo riconoscimento individuale della carriera fu il terzo posto nella classifica del FIFA World Player of the Year nel 2005. Il liberiano (ed ex Milan) George Weah fu invece il primo non europeo ad aggiudicarsi il Pallone d’Oro: avvenne nel 1995.