“Pronto ad accettare le conseguenze”. A poco meno di ventiquattr’ore di distanza dal censurabile gesto durante Borussia Moenchengladbach-Hoffenheim, uno sputo in faccia al calciatore ospite Stefan Posch, Marcus Thuram chiede scusa e si dice pronto ad assumersi le proprie responsabilità.
Sui social, il figlio di Lilian (difensore di Parma e Juventus a cavallo fra gli anni ’90 e 2000) ammette di essersi comportato in modo imperdonabile: “E’ successa una cosa che non fa parte del mio carattere e che non può ripetersi mai più – ha scritto sul suo profilo Instagram –. Mi sono comportato male nei confronti di un avversario. Mi scuso con tutti, con Posch, con tutti i miei avversari, con i miei compagni di squadra e con la mia famiglia, oltre che con tutti coloro i quali hanno visto la mia reazione. Naturalmente accetto tutte le conseguenze delle mie azioni”.
Marcus Thuram non era noto, prima d’ora, per atteggiamenti particolarmente scorretti: da quando ha esordito fra i professionisti (stagione 2014/15 con la maglia del Sochaux, in Ligue 2) ha infatti raccolto in carriera 18 cartellini gialli e 3 rossi, l’ultimo dei quali due anni fa, quando ancora vestiva la maglia del Guingamp.
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