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Se vi siete mai chiesti a chi ci si fosse ispirati per la creazione del manga giapponese “Holly e Benji”, la risposta è semplice: al calciatore dei record Kazuyoshi Miura. L’atleta del sol levante, però, non è certamente ricordato solo per questo successo.
Kazuyoshi Miura (per tutti gli appassionati “Kazu”) è infatti l’uomo dei record: primo giapponese a giocare in Brasile, primo a giocare in Italia e oggi calciatore più longevo della storia.
La storia di Kazuyoshi Miura
Kazuyoshi Miura nasce a Shizuoka nel 1967 e, insieme al fratello maggiore Yasutoshi, si appassiona sin da piccolissimo al mondo del calcio.
Inizia a giocare all’età di 6 anni nella scuola Jonai (con la quale partecipa a tutti i campionati scolastici) per poi trascorrere qualche anno con la squadra giovanile della sua città, la Shizuoka Gauken. In questi anni prende forma il suo sogno di diventare un giocatore professionista e la sua determinazione lo spinge a fare qualcosa che nessun giapponese aveva mai fatto prima: all’età di 15 anni parte per un viaggio di sola andata con il fratello per il Brasile, per imparare la tecnica dei grandi giocatori.
L’esperienza brasiliana e il ritorno in patria
Appena arrivato in Brasile, nel 1982, Kazu riesce a ottenere un ingaggio nella squadra giovanile del prestigioso Clube Atletico Juventus, con il quale giocherà per quattro anni. Nel 1985 parteciperà con questa squadra al campionato giovanile under 21 di San Paolo, diventando il primo giapponese nella storia a prendere parte a questo famoso torneo brasiliano.
Dal 1986 al 1990 si muoverà tra diverse società brasiliane come il Santos (in due annate diverse), il Palmeiras e la Coritiba FC con la quale vincerà anche il campionato dello stato di Paranà. Individualmente, però, Kazu non riesce in queste squadre a ottenere molto spazio e a farsi notare come vorrebbe e decide così di tornare in Giappone nonostante la felicità che gli anni brasiliani gli avevano comunque donato.
Nel 1990 rientra quindi nella sua madrepatria vestendo la maglia del Verdy Kawasaki e in 4 stagioni ottiene finalmente grandi successi: 97 presenze e 45 gol segnati. La squadra vince quasi tutte le coppe e i campionati a cui partecipa e grazie al fortissimo contributo dato da Kazu a questi successi, l’atleta ottiene anche un posto nella squadra nazionale giapponese. Dopo aver vinto con la nazionale la Coppa d’Asia del ’92, nel 1994 partecipa alle Olimpiadi, dove riesce a farsi notare dai dirigenti delle squadre europee.
Tra Europa e Giappone
Kazu inizia la sua esperienza europea nel 1994, entrando a far parte di uno dei campionati più difficili e competitivi a livello mondiale: quello italiano di serie A. Ad ingaggiarlo è il Genoa, sotto la guida del tecnico Scoglio. La trattativa fu mossa dagli sponsor giapponesi che promettevano un compenso alla società per ogni presenza in campo di Miura.
Il primo anno in Italia finisce con un solo gol segnato durante il derby Genoa-Sampdoria e una frattura al volto causata da una brutta entrata di Franco Baresi durante un incontro con il Milan. Nonostante la breve durata, anche questa fu per Kazuyoshi un’esperienza da record: fu il primo giocatore giapponese in Italia e lo stadio di Marassi si riempiva ogni Domenica di tifosi del sol levante.
Nel 1995, torna a giocare per la sua Verdy Kawasaky e gioca le sue stagioni migliori vincendo coppe e campionati ma soprattutto aiutando fortemente la nazionale giapponese a qualificarsi per la prima volta nella storia ai campionati mondiali del 1998. Questi successi gli garantiscono l’ingaggio europeo della Dynamo Zagabria con la quale comunque otterrà poche soddisfazioni e dove restarà solo un anno per fare poi nuovamente ritorno in Giappone.
La stabilità giapponese e il calcio a 5
A partire dal 2000 Kazuyoshi Miura gioca per diverse società in Giappone, stabilendo un numero impressionante di presenze in campo e realizzando moltissimi gol. Nel 2006 firma con lo Yokohama FC, dal quale non si separerà mai più ma decide poco dopo di mettere un punto alla sua carriera sportiva, all’età di 39 anni.
Troppo affezionato a questo sport, decide di iniziare a giocare a calcio a 5 nel 2010; possiamo dire che qui “gioca facile”, essendo diventato negli anni di professionismo un vero e proprio bomber. Grazie al suo talento, infatti, viene convocato nel 2012 per i Mondiali di calcio a 5. Coronazione di un sogno e di tutti gli sforzi compiuti seguendo la sua determinazione sin da piccolissimo. Dopo il campionato del mondo, si ferma anche con il calcio a 5, pensando di essere davvero arrivato al capolinea.
Il ritorno e i record di anzianità
Il 2017 sarà l’anno in cui Kazuyoshi Miura stupirà maggiormente tutti i suoi fans: torna alla sua società del cuore, lo Yokohama FC, e riprende a giocare all’età di 50 anni, diventando il più anziano marcatore di campionati professionistici della storia.
Nel 2018, supera anche il record appartenente al portiere Kevin Poole diventando il calciatore più longevo della storia. Il 5 Agosto 2020 conquista un nuovo primato: unico calciatore della storia ad aver giocato in 5 decadi differenti (dal 1980 al 2020). Il record di giocatore più anziano continua ad aggiornarsi in quanto Kazu continua a giocare. L’ultimo registrato risale al vicinissimo 23 Settembre 2020, quando grazie alla presenza in campo contro il Kawasaki diventa il calciatore più anziano della J-League (la serie A giapponese).
Oggi Kazuyoshi Miura non sa se e quando smetterà di giocare a calcio, ma sicuramente continuerà a stupirci con la sua tenacia e la sua longevità. Ciò che è certo è che lo vedremo ancora nella stagione 2021 al fianco della sua Yokohama FC, per la quale ha firmato un altro anno di contratto.
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