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Neymar è uno dei giocatori più talentuosi del calcio moderno. Considerato l’erede di Messi e Cristiano Ronaldo nella corsa al trono, nonostante non sia ancora trentenne vanta un palmares ricco di trofei. Ripercorrendo la sua carriera, capiamo meglio chi è il capitano della Nazionale brasiliana.
Neymar da Silva Santos Júnior è nato il 5 Febbraio 1992 a Mogi das Cruzes, nel comune di San Paolo. Nel 2003, con la sua famiglia, si trasferì a Santos ed entrò nelle giovanili del club bianconero. Venne fin da subito considerato un vero e proprio predestinato, tanto che scattarono fin da subito i paragoni con Pelé e Robinho. La fama da predestinato gli venne riconosciuta anche a livello salariale, tanto da guadagnare a solo 15 anni 10mila real al mese. Fu l’inizio di una ricca serie di contratti, considerando che il patrimonio di Neymar è uno dei più grandi tra i calciatori in attività.
Esordì in prima squadra a soli 17 anni, realizzando fin da subito numerosi gol. In totale saranno 54 in 103 presenze nei quattro anni trascorsi in Brasile. Al primo anno vinse il premio di capocannoniere della squadra, conquistando anche la Coppa del Brasile e il campionato Paulista.
La sua crescita fu esponenziale: vinse il campionato anche nei due anni successivi, ma soprattutto trionfò nella Coppa Libertadores contribuendo con una rete in semifinale. Nel 2011 vinse il Premio Puskas per il gol più bello dell’anno, realizzato contro il Flamengo. Lo stesso anno chiuse al decimo posto della classifica per il Pallone d’Oro europeo, vincendo invece quello sudamericano. La fortunata stagione si completò con la vittoria del Campionato Sudamericano U-20 con la maglia della Nazionale brasiliana.
Nel 2013, ormai diventato una stella a livello mondiale, venne ceduto al Barcellona per la cifra di 57 milioni di euro, con il giocatore che ottenne un quinquennale da 7 milioni all’anno. Nonostante le premesse la prima stagione fu una delusione: la Liga venne vinta dall’Atletico Madrid, mentre la Champions andò addirittura ai rivali del Real.
Insieme a Messi e Suarez formò uno dei tridenti più forti del calcio mondiale, con attorno una squadra formidabile. La forza del Barcellona la si vide nella seconda stagione di O’Ney (soprannome datogli ai tempi del Santos): i catalani vinsero cinque trofei sui sei disponibili, tra cui la Champions League contro la Juventus, dove Neymar segnò il gol del definitivo 3-1.
Nonostante i successi continuarono nei due anni seguenti, Neymar cominciò ad avere problemi con Messi e col l’intero spogliatoio. Il carattere eccentrico del brasiliano non accettava che l’argentino fosse considerato la stella indiscussa della squadra. Nel 2017, dopo aver criticato la Pulca durante la consegna del Pallone d’Oro, chiese la cessione.
Ad inizio agosto si trasferì a Parigi: il passaggio al Paris Saint Germain per 222 milioni fu l’acquisto più caro della storia del calciomercato. La città e i tifosi lo accolsero come un re, tanto che la Torre Eiffel venne illuminata con la sua figura.
Insieme all’altro neo acquisto Mbappé, partì ufficialmente la caccia alla Champions League. Il primo anno fu positivo a livello di gol (28 in 30 presenze) e di titoli (la squadra vinse tutte e tre le coppe nazionali), ma il carattere di Neymar causò nuovamente problemi all’interno dello spogliatoio, specie con Cavani che lo accusò di avergli rubato il posto da rigorista.
L’anno successivo non capitò come il Barcellona: nonostante il dominio del PSG nelle coppe nazionali, il brasiliano non riuscì a entrare nel cuore dei tifosi che lo accusarono di non essere un uomo squadra. Inoltre O’Ney in entrambe le annate dovette saltare numerose partite a causa di diversi infortuni.
Nell’estate del 2019 furono molto forti le voci attorno ad un eventuale ritorno in Spagna del campione brasiliano. Tuttavia la cessione non si concretizzò per via del mancato accordo tra le parti. La stagione con club parigino fu comunque la migliore dal suo arrivo: oltre a vincere nuovamente i titoli nazionali, la squadra raggiunse la finale di Champions League. Nella sfida decisiva contro il Bayern Monaco, il PSG dovette cedere per 1-0, con Neymar che scoppiò a piangere al termine della partita.
Vediamo qualche curiosità sul campione brasiliano, dalla sua vita privata alle esperienze in Nazionale:
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