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Marco Amelia è stato insieme a Buffon e Peruzzi uno dei tre portieri che hanno vinto i Mondiali del 2006 con la Nazionale italiana. Sempre con gli azzurri ha vinto gli Europei U-21 nel 2004 e il bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004.
Una carriera tra i pali, soprattutto al Livorno, dove dall’inizio di marzo 2021 è ritornato nelle vesti di allenatore.
Chi è Marco Amelia
Marco Amelia è nato a Frascati il 2 aprile 1982. A livello giovanile cominciò a mettersi in mostra negli anni alla Lupa Frascati, squadra del suo paese, e in cui giocava da attaccante.
Venne messo tra i pali quando venne inserito nel settore giovanile della Roma. Iniziò l’esperienza coi giallorossi a nove anni, giocando poi in tutte le categorie e venendo inserito come terzo portiere nella rosa che vinse lo scudetto nella stagione 2000-2001.
La carriera da portiere
Dopo l’annata tricolore con la Roma, venne acquistato dal Livorno. Con gli amaranto sarebbe poi nata una splendida storia, ma all’inizio Amelia dovette farsi della gavetta. Il primo anno, in C1, non venne mai schierato. Fu nella seconda stagione, in Serie B, che venne promosso titolare. Le ottime prestazioni gli valsero i prestiti a Lecce e Parma, dove ottenne le prime presenze in Serie A e in Coppa Uefa.
Quando nel 2005 il Livorno venne promosso, gli venne affidata la porta degli amaranto nella massima categoria. Contribuì alle ottime annate della sua squadra, che i primi due anni ottenne agevolmente la salvezza. Nel novembre del 2006 entrò nella storia del club e di quella dei portieri. Contro il Partizan Belgrado, in una gara di Coppa Uefa, realizzò di testa la rete dell’1-1 nei minuti finali, diventando uno dei pochi portieri a segnare su azione nella competizione europea.
Dal 2008 al 2010 ha giocato per Palermo e Genoa. Il ruolo di vice di Gianluigi Buffon ottenuto ai Mondiali del 2006 gli permise in quel periodo di di guadagnare credito agli occhi delle dirigenze di A. Fu così che nell’estate del 2010 venne acquistato dal Milan. Una formazione ricca di grandi campioni, con cui Amelia vinse uno scudetto e una Supercoppa Italiana. Fece inoltre l’esordio in Champions League, nella sfida della prima fase contro il Real Madrid. Nelle quattro stagioni a Milano collezionò 41 presenze, di cui 29 in Serie A.
Dopo le annate in rossonero la sua carriera si avviò verso la fine. Tolta una parentesi al Chelsea, dove venne chiamato come secondo portiere senza però mai scendere in campo, giocò soprattutto in serie minori come l’annata al Rocca Priora in Promozione. Chiuse la sua carriera nel 2017, collezionando quattro presenze in B con il Vicenza.
La vita dopo il ritiro
Nel corso del 2017 iniziò a studiare per diventare allenatore. Ottenne inizialmente il patentino per allenare fino in Serie D, salvo poi acquisire anche quello UEFA in modo tale da poter sedere in panchina in tutte le categorie. Fino ad oggi le sue esperienze come mister sono state quella del 2018 alla Lupa Roma (con cui è retrocesso dalla D all’Eccellenza) e i due anni alla Vastese (in Serie D). Nel 2021, a stagione iniziata è stato scelto dal presidente Giorgio Heller come allenatore del Livorno con l’intento di portare la squadra amaranto alla salvezza in Lega Pro.
Oltre alle esperienze da allenatore, ha intrapreso anche la carriera da commentatore. Nel 2018 è stato uno degli opinionisti per la Rai e Mediaset ai Mondiali di calcio in Russia. Inoltre ha preso anche parte nello stesso ruolo a Roma TV, il canale ufficiale della formazione giallorossa.