Nel 2021 Joan Laporta ritorna a essere il presidente del Barcellona, dopo esserlo stato dal 2003 al 2010 periodo in cui condusse la squadra alla vittoria di due Champions League.
Joan Laporta è nato a Barcellona il 29 giugno 1962.
Oltre al ruolo da presidente della squadra catalana, è un avvocato che è stato deputato al Parlamento della Catalogna tra il 2010 e il 2012.
La sua fama è però dovuto a quanto fatto nel mondo del calcio. Iniziò diventando nel 2000 cofondatore del progetto Elefant Blau, una piattaforma creata per denunciare come vestiva gestito il club catalano sotto la presidenza di Josep Núñez. Tre anni dopo si candidò alla presidenza e vinse le elezioni con il 52,6% di voti.
Laporta ereditò una squadra che non vinceva alcun trofeo dal 1999, con una tifoserie scontenta soprattutto a causa dello strapotere del Real Madrid del Galacticos. La rivoluzione inizio con l’ingaggio dell’allenatore Rijkaard e l’acquisto del brasiliano Ronaldinho. Inoltre vennero mandati via quasi tutti i giocatori delle precedenti stagioni, decidendo di puntare su giocatori catalani come Puyol, Xavi o Iniesta. I frutti di questa politica cominciarono a vedersi tra il 2004 e il 2006 quando il Barcellona vinse due Liga e una Champions League.
Nel 2008 Laporta fu bravo a cogliere nuovamente l’esigenza di un cambiamento. Ceduto Ronaldinho al Milan, il presidente affidò le chiavi della squadra ad un giovane Messi e all’esordiente allenatore Pep Guardiola. La scelta si rivelò eccellente: il Barcellona nel 2009 vinse tutti e sei i trofei a disposizione, completando un en plein mai visto. Nel 2010 decise di non ricandidarsi come presidente, mentre nel 2015 perse le elezioni in cui trionfò Josep Bartomeu.
Nel 2021 il Barcellona è una squadra in crisi non è più quella corazzata invincibile che Laporte aveva lasciato undici anni prima. L’avvocato catalano ha pertanto deciso di ricandidarsi, forte di alcuni sostenitori prestigiosi come Leo Messi. Le elezioni, avvenute domenica 7 marzo, sono state una corsa a tre. Laporta si è imposto con 30.184 preferenze, molte di più dell’imprenditore Victor Font e di Toni Freixa, dirigente sotto la presidenza di Josep Maria Bartomeu. Ora il nuovo presidente dovrà risolvere diverse grane, tra cui il rinnovo del campione argentino.
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