Paolo Maldini ha parlato a So Foot del suo ritorno al Milan da dirigente: “Il primo anno mi ha chiamato Leonardo, io e lui però avevamo una visione diversa di come doveva essere la squadra. Il club ha fatto investimenti importanti, pur con una spesa non eccessiva.
Dopo la partenza di Leo, per necessità economiche viste le continue perdite annuali sopra i 100 milioni di euro, è stata imposta austerità negli acquisti, programmando di scommettere sui giovani per tornare competitivi. Rispettando la nostra storia, perché nessun progetto non può non avere un’idea – seppure piccola – di essere vincente da subito.
La sfida era di tornare competitivi e finanziariamente virtuosi, e devo dire che oggi quell’equilibrio lo abbiamo trovato”.
Chiosa su Ibrahimovic: “Il club è sopra ogni giocatore, perché questi passano mentre il club rimane. Poi ci sono quelli come Ibra che lasciano un segno diverso del loro passaggio. E’ un motivatore, una risorsa enorme per chi riesce a trarre il massimo dalle sue qualità”.