Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Fabio Cannavaro ha parlato dell’amico Andrea Pirlo: “Quando la Juve ha scelto Andrea sapeva benissimo che non aveva alcuna esperienza. Ed è logico che debba avere il suo tempo per maturare, anche nel rapporto con la squadra.
Ci sono ancora 30 punti in ballo dunque è giusto lasciare in sospeso il giudizio. E poi ha fatto cose buone, lanciando giovani e gestendo uno spogliatoio complicato, di gente che ha vinto tanto”.
“Certo, alcune cose non funzionano, ha sbagliato: è un umano.
Ma eravate voi giornalisti a scrivere di ‘Pirlolandia’ quando ancora serviva tempo per capire cosa venisse fuori dalla Juve. A questo punto è un patrimonio che va tutelato. Del resto se la Juve non lo confermasse allora che lo ha scelto a fare l’estate scorsa? Sbaglierebbe due volte se ora si rimangiassero quella scelta. E poi non è che le colpe possono essere solo sue se i giocatori sbagliano in campo e anche fuori”.
In chiusura, un parere decisamente negativo sul movimento calcistico italiano: “E’ diventato fra i peggiori d’Europa. Persino l’Mls americana è meglio organizzata, per infrastrutture. E poi anche le scelte societarie di prendere giocatori a fine carriera e investire poco sui giovani. Il gioco si è impoverito e il campionato diventa meno affascinante, anche se noi siamo convinti di essere tatticamente i più bravi. Però degli elementi che fanno sperare in una rinascita nonostante tutto ci sono”.