L’imbarazzo di Paolo Maldini sulla questione Superlega europea a margine della partita di mercoledì fra Milan e Sassuolo non è passato inosservato: il fatto che, a suo dire, non fosse a conoscenza dell’intenzione della società rossonera di prendere parte al torneo dei dodici team ‘ribelli’ (ipotesi naufragata nel giro di quarantott’ore) è stato visto come uno smacco all’autorità dirigenziale dello stesso ex capitano, tanto che c’è stato anche chi ne ha chiesto le dimissioni.
In sua difesa è intervenuto, ai microfoni di ‘Radio Sportiva’, un altro simbolo del passato recente del Milan, Massimo Ambrosini. “Non so nelle altre società cosa sia successo e come abbiano gestito la situazione, è indubbio che serva un chiarimento che non so dove possa portare, rimanendo fermo il fatto che Paolo ha fatto non bene ma benissimo, l’amore che nutre e i bene che ha fatto in questi anni penso e spero non gli faccia prendere decisioni avventate.
Ma non penso che lo faccia.
“Conoscendo Paolo credo abbia bisogno di più di un chiarimento perché è sconcertante quello che è successo – ha poi aggiunto -. Poi non penso che non dica per filo e per segno quella che è la verità, ma ci ha messo la faccia, ha detto parole chiare e semplici ma dirette, il suo imbarazzo è stato fastidioso anche a chi come me lo ha visto”.