L’ex tecnico del Milan Fabio Capello ai microfoni di Sky Sport ha parlato della Superlega: “La Superlega era stata un’idea di Berlusconi, ci ho lavorato anch’io, non pensava fosse giusto che chi usciva subito dalla Coppa dei Campioni giocasse una sola gara.
Voleva vedere le migliori gare a San Siro. Ma all’epoca c’era la cortina di ferro, di conseguenza non c’era modo di inserire i club est europei”.
Il progetto fallito dai giorni scorsi ha invece in Florentino Perez la figura centrale: “Lui è una figura carismatica, non vuole fare mai vedere che ha sbagliato o che ha perso.
Anche quando acquistava calciatori, non voleva mai ammettere l’errore. Questa volta l’errore c’è stato e grave, a livello di comunicazione. Lui però è un boss e pensa di salvare quel progetto che aveva in mente insieme ad Agnelli. Quando ero al Real, che aveva problemi finanziari, lo salvò la Comunità di Madrid, acquistando un terreno che era già di proprietà della Comunità. Stavolta non so come potranno salvarsi”.
Secondo Capello, il collasso del calcio è iniziato “dal momento in cui il PSG ha comprato Neymar dal Barcellona pagando la clausola di 222 milioni.Da lì sono arrivati acquisti incredibili nel corso degli anni. Le casse di queste squadre sono vuote adesso, ma dal momento in cui un club ha pagato una clausola simile, sono aumentati anche tutti gli ingaggi dei giocatori. E questo non è più sostenibile. Tutti i big chiedono 30 milioni”.