Intervistato da ESPN, Paulo Fonseca non si è nascosto commentando la stagione della Roma: “È stato difficile gestire tutte queste situazioni. Gli infortuni sono particolarmente difficili da gestire, soprattutto perché sono arrivati in momenti cruciali, come quello subito da Mkhitaryan. E abbiamo giocato sempre ogni tre giorni.
Aggiungo anche che la Serie A è un campionato difficile e competitivo. Eravamo tra le primi quattro fino a marzo, poi siamo calati. Quindi questo trofeo, per noi, è davvero importante”.
La sfida contro il Manchester United ha un peso specifico elevatissimo: “E’ la partita più importante della mia carriera da allenatore. E’ una grande opportunità non solo per il club, ma anche per la città e per i giocatori. Loro hanno tanti giocatori d’attacco forti come Cavani, Rashford, Greenwood, James, che è molto veloce, che possono decidere il risultato in una situazione, in un secondo. Quindi dobbiamo essere preparati, ma non possiamo andare là solo per difenderci. Dobbiamo avere il coraggio di uscire e giocarcela”.
Ultime parole sulla Super League: “Quando ho letto la notizia, all’inizio ero molto preoccupato, ma ora sono molto orgoglioso di far parte del mondo del calcio. Penso che abbiamo dato un grande esempio al mondo, alla società. La cosa più importante sono i tifosi. Capisco che i club più grandi vogliono più soldi, ma sono anche quelli che spendono di più. E’ egoismo da parte loro”.
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