Dopo l’introduzione ai Mondiali di Russia del 2018, il Var torna ad essere utilizzato anche ad Euro 2021. Ma come funziona l’utilizzo della tecnologia VAR ai prossimi campionati europei?
Come funziona il Var agli Europei 2021
Il compito del Var sarà quello di ridurre al minimo gli errori di un arbitro.
La figura del direttore di gara sarà sempre al centro delle decisioni, ma il sostegno tecnologico sarà fondamentale. Roberto Rosselli, l’attuale presidente della commissione arbitri della UEFA, ha spiegato come questa tecnologia verrà impiegata ai prossimi campionati europei.
L’organizzazione
La Uefa ha nominato e selezionato 18 squadre arbitrali e 22 dedicate al Var. Quando il direttore di gara commetterà un errore chiaro ed evidente, la squadra che si occuperà dell’assistenza tecnologica potrà intervenire. Questi team saranno a Nyon, al quartier generale della Uefa, a dare il loro contributo ai diversi match in due diverse sale Var.
In ciascuna delle partite, il video assistente principale (VAR) sarà accompagnato da un video assistente arbitro (AVAR) e da uno addetto al fuorigioco. Il primo sarà il leader e si concentrerà sugli episodi controversi. Il secondo seguirà la partita, mentre il terzo si occuperà solamente dei fuorigioco. Ci saranno poi tre operatori di supporto che coordineranno la situazione. In ogni partita, si occuperanno della revisione tecnologica almeno sette direttori di gara. Rosselli si espresso positivamente sulla questione:
“Siamo molto a nostro agio con l’assetto centralizzato di Nyon e tutti i nostri test sono stati molto positivi. Siamo fiduciosi che il sistema VAR sarà di grande beneficio agli Europei e crediamo che i nostri VAR siano i migliori al mondo. L’obiettivo è che i VAR siano attenti, chiari e che mostrino coerenza e uniformità nei loro interventi”.