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L’Italia affronta la Svizzera nella seconda giornata del girone A e l’arbitro dell’incontro è Sergey Karasev, ma chi è il direttore di gara?
Chi è Sergey Karasev
Nato a Mosca nel 1979, Sergey Karasev comincia ad arbitrare già nel 1995, alla tenera età di 16 anni.
Avvocato di professione, nel 2008 raggiunge finalmente la Premier-Liga, il campionato russo nel quale ha diretto fino ad ora più di 80 incontri.
Soltanto due anni dopo, a testimonianza delle sue eccellenti doti, viene nominato arbitro FIFA. Da allora ha diretto più di 60 partite internazionali, spaziando dalla Europa League alla Champions League, dagli Europei di calcio alla Coppa del Mondo.
Ultimo di un’impressionante serie di incontri, Italia-Svizzera del 16 Giugno 2021, seconda partita degli Azzurri a Euro 2021.
I precedenti con la nostra Nazionale
Dopo aver sconfitto per 3-0 la Turchia nel match inaugurale, l’Italia, almeno stando alle statistiche, può ben sperare in vista del suo secondo impegno europeo. Infatti, nelle tre occasioni in cui Sergey Karasev ha arbitrato la nostra Nazionale, gli Azzurri hanno sempre vinto. In ordine cronologico: 1-0 contro la Bulgaria nelle qualificazioni ad Euro2016 (con gol di De Rossi), 3-1 contro Israele nel 2018 (marcature di Pellé, Candreva ed Immobile) e infine 2-0 alla Grecia nelle qualificazioni all’Europeo in corso (reti di Jorginho e Bernardeschi).
Guardando al nostro passato più recente, pertanto, sembra proprio che ci sia più di una ragione per credere in un’altra vittoria dell’Italia. La Svizzera, che ha pareggiato al debutto con il Galles, è avvisata.
Che tipo di arbitro è Sergey Karasev?
Tuttavia, prima di cantar vittoria, è opportuno tenere a mente alcune statistiche ulteriori. Nei 180 incontri diretti sin qui, Sergey Karasev ha fischiato una media di 26.29 falli a partita, estraendo, in un occasione su 6, il cartellino giallo.
A preoccupare, però, è la facilità con la quale suole concedere la massima penalità. In carriera , infatti, l’arbitro russo ha concesso una media di un rigore ogni due incontri. Una statistica, quest’ultima, che la nazionale di Mancini deve tenere in considerazione se non vuole incappare in una serata negativa.
Unanimemente considerato un fischietto facile, poco apero al dialogo ed estremamente autoritario, Sergey Karasev pretenderà certamente un “gioco pulito” ed il rispetto delle regole. C’è da starne certi.
A parlare sarà il campo
In ogni caso, al di là delle statistiche, a decidere il destino del match saranno i 22 giocatori che scenderanno in campo. Quanto a Sergey Karasev, affiancato in questa occasione dagli assistenti di linea Demeshko e Gavrilin, il suo obiettivo sarà quello di far parlare il meno possibile di sé. I grandi arbitri, in fondo, sono quelli che sanno scivolare in secondo piano, lasciando che tutta la scena se la prenda lo spettacolo del calcio.