Gli esoneri più veloci della storia del calcio: da Gattuso a Pioli

Nemmeno il tempo di sedersi effettivamente sulla panchina della Fiorentina, ed ecco che Gattuso si ritrova di nuovo senza squadra. A causare la rottura, dopo soltanto 23 giorni, le esigenti richieste sul mercato da parte del suo procuratore, Jorge Mendes.

Nella storia del calcio, tuttavia, ci sono allenatori che hanno subito divorzi ben più rapidi.

Allenatori, i divorzi più rapidi della storia del calcio

È il 18 giugno del 2018 e Mihajlovic, esonerato da Urbano Cairo dopo la sconfitta subita dal suo Torino nel derby contro la Juventus nei quarti di Coppa Italia, trova finalmente un accordo per tornare ad allenare. A chiamarlo, è lo Sporting Lisbona, storico club portoghese che sta attraversando un turbolento passaggio di proprietà. Non più tardi di 12 giorni dopo, una volta che il club è stato ceduto, il tecnico serbo viene prontamente esonerato, ritrovandosi nuovamente a piede libero. La nuova proprietà, a quanto pare, aveva altri piani in testa.

Il caso del “Loco” Bielsa

Ancora più breve fu la storia d’amore tra Marcelo Bielsa, apprezzatissimo allenatore sudamericano dal carattere stravagante e dalle idee innovative, e la Lazio di Claudio Lotito. L’8 luglio del 2016, soltanto due giorni dopo aver sottoscritto il contratto, si consuma uno dei divorzi più rapidi della storia del calcio. Le ragioni della rottura sono tutt’ora incomprensibili. La cosa, tuttavia, non dovrebbe stupire più di tanto: del resto, quando uno viene soprannominato “el Loco”, ci sarà pur sempre un motivo; no?

La breve avventura di Pioli a Palermo

Vittima di un esonero estivo, anche l’attuale allenatore del Milan Stefano Pioli, fresco di qualificazione alla prossima Champions League. È il 2 giugno del 2011 quando l’allenatore emiliano, dopo la grande stagione a Verona (sponda Chievo), viene contattato da Maurizio Zamparini, che gli affida la panchina del Palermo. In Sicilia, Pioli ci rimane per circa tre mesi, allenando la squadra soltanto in due occasioni. Fatidica, in questo senso, la prematura eliminazione dall’Europa League, un insuccesso che al presidente del Palermo non andò proprio giù.

Del Neri, quando a contare è l’opinione dello spogliatoio

Nell’estate del 2004, orfano di José Mourinho, il Porto Campione d’Europa decide di chiamare come allenatore Luigi Delneri. Il tecnico, nato ad Aquileia, è reduce da una grande stagione, e i piani alti del club portoghese credono che possa rappresentare il profilo ideale per continuare a vincere. A pensarla diversamente, tuttavia, la maggior parte dei calciatori, i quali ottengono, infine, che Delneri venga precocemente esonerato dopo poco più di un mese.

Sarri, un’eliminazione fatale

Di una durata analoga a quella di Delneri a Oporto, fu la permanenza del neo tecnico della Lazio Maurizio Sarri in quel di Avellino. Il tecnico toscano infatti, fresco di firma del contratto con la sua nuova società, fallisce subito il primo obbiettivo stagionale. Il suo Avellino, perdendo con l’Ascoli, viene eliminato dalla Coppa Italia: è la fine di un’avventura durata appena 36 giorni.

Un esonero da record

Incredibile, poi, il caso di Rosenior, il quale sedette sulla panchina della Torquay per la miseria di 10 minuti! Galeotto, come nel caso di Sinisa Mihajlovic, un repentino passaggio di proprietà, il quale si stava consumando proprio mentre il nuovo allenatore si presentava alla stampa. Insomma, un esonero da record!

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