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Italia e Austria scenderanno in campo per gli ottavi di finale di Euro 2021 il 26 giugno alle ore 21. L’Austria, appaiata al secondo posto del girone C insieme all’Ucraina, aveva a disposizione un solo risultato su tre per potersi garantire il passaggio agli ottavi di finale: la vittoria.
E vittoria, come si suol dire, fu. Padroni del campo fin dal primo minuto di gara, i rossi hanno infatti battuto di misura la nazionale allenata da Shevchenko (1-0). Decisiva, in questo senso, la rete di Baumgartner, il più giovane calciatore austriaco a segnare un gol agli Europei di calcio. Ad attendere l’Austria agli ottavi di finale, proprio l’Italia di Roberto Mancini. Le due squadre si affronteranno per la trentottesima volta nella loro storia.
In linea di massima, i precedenti tra le due squadre sembrano sorridere agli azzurri. Su 37 incontri (tra amichevoli e competizioni ufficiali) l’Italia ha vinto ben 17 volte, pareggiando in 8 occasioni e portando a casa 12 sconfitte.
La prima partita ufficiale tra Italia e Austria si giocò nel 1934. A spuntarla, in quell’occasione, proprio gli azzurri, i quali portarono a casa un’importante vittoria per 1-0. Col passare degli anni, il tasso qualitativo della nazionale italiana crebbe in maniera esponenziale, mentre il potenziale della rosa austriaca rimase pressoché invariato. A testimonianza di tale gap, il secondo successo azzurro ai mondiali del 1978. A segnare la rete decisiva, in quell’occasione, un’autentica leggenda: Paolo Rossi.
Iconica, poi, la vittoria di misura ottenuta in occasione di Italia ’90, ultimo mondiale che la nostra nazione abbia mai ospitato. A segnare un gol preziosissimo in vista del passaggio del girone, proprio Totò Schillaci. Non uno qualsiasi, insomma.
Un’altra notte sotto il segno dei grandi bomber fu Italia – Austria del 1998. La partita, valida per la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta del mondiale (poi vinto dalla Francia), terminò 2-1. A segnare, per la squadra allenata dal grande Cesare Maldini, Bobo Vieri e Roberto Baggio. Buona solo per le statistiche, invece, la rete segnata nei minuti finali del match da parte di Herzog.
Italia e Austria non si sono mai incrociate nella fase finale di un Europeo. La partita del 26 giugno, in questo senso, rappresenta un unicum nella nostra storia. Le due squadre, tuttavia, si sono affrontate in occasione delle qualificazioni ad Euro 1972: ad avere la meglio, ancora una volta l’Italia, la quale si impose in trasferta per poi pareggiare in casa.
Siamo nel 2008 e alla guida dell’Italia, campione del mondo uscente, c’è ancora Marcello Lippi, richiamato in fretta e furia dopo il precoce esonero di Roberto Donadoni. Gli azzurri, occupati in un ciclo di amichevoli volte a testare le condizioni e la qualità dell’organico, pareggiano con l’Austria con il risultato di 2-2. A segno per gli austriaci, in quel di Nizza, Pogatez e Janko. Le marcature italiane, invece, furono il frutto di un’imperioso stacco di testa dell’allora attaccante della Fiorentina Alberto Gilardino e di un’autorete di Oczan, sventurato portiere entrato nella ripresa.
La storia ha certamente un suo peso, non intendiamo negarlo. Ciononostante, a contare è sempre la partita che non si è ancora disputata, quella che ancora non si è portata a casa. In questo senso, dunque, tutta la nostra attenzione è rivolta all’incontro di sabato 26 giugno. Sapranno gli azzurri battere l’Austria per la diciottesima volta nella loro storia?
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