Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha parlato della Nazionale: “I ragazzi hanno dimostrato carattere ma ora la squadra deve ritornare a essere lo splendido collettivo dove tutti gli undici si muovono all’unisono, avanti e indietro, collegati da un filo invisibile che è il gioco.
Se vorremo continuare a sognare urge ritornare a essere un collettivo perché uno per uno fa sempre uno, mentre uno per dieci fa sempre dieci. Ricordando che la copertura degli spazi, le distanze giuste, i tempi delle giocate, i sincronismi, gli smarcamenti e il pressing sono propedeutici per la vittoria”.
L’ex timoniere, tra le altre, del Milan ha poi analizzato i singoli componenti della formazione azzurra: “Bonucci: più coraggio, la linea difensiva dovrebbe salire fino a metà campo e velocemente. Barella: perde serenità e idee, discutendo con l’arbitro. Occorre più etica. Immobile: generoso come sempre, sfortunato sul palo colpito. Pessina: ottimo per idee, collaborazione e intelligenza. Locatelli: un centrocampista mai dovrebbe camminare, è entrato blando. Chiesa: gol da campione, i mezzi ci sono, dovrebbe migliorare l’attenzione e le idee. Belotti: in miglioramento, generoso, ha lottato come un leone”.
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