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Serviva fare chiarezza e, in qualche modo, la FIGC l’ha fatta. Tanta la confusione attorno all’adesione o meno alla campagna anti-razzismo Black Lives Matter e alla posizione della Nazionale italiana a tal proposito. Nelle scorse ore, la federazione è intervenuta per dare alcune direttive alla squadra di Mancini.
Impegnata in queste settimane all’Europeo, l’Italia di Roberto Mancini è stata avvolta non solo da giudizi positivi per il bel gioco e i risultati fin qui ottenuti, ma anche da qualche critica per la posizione in merito alla campagna anti-razzismo Black Lives Matter.
Gli Azzurri erano parsi “confusi” nel match contro il Galles, valido per il terzo impegno del girone, quando solo alcuni componenti della squadra avevano deciso di inginocchiarsi per aderire all’iniziativa contro le discriminazioni. Da qui la polemica con la richiesta, da parte dei più, di maggiore uniformità nel comportamento degli Azzurri.
Un’uniformità che non si è vista, almeno nel senso in cui ci si sarebbe aspettato, contro l’Austria quando il passaggio dedicato al Black Lives Matter è stato praticamente saltato.
Da qui la necessità di fare chiarezza e una volontà di vedere tutta la formazione italiana in ginocchio in segno di solidarietà.
Viste le grandi polemiche a cui è stata sottoposta la squadra Azzurra, si è reso necessario l’intervento della FIGC, la federazione calcistica italiana. L’organismo ha dettato la linea che Mancini e la sua squadra saranno liberi o meno di seguire.
La Federazione Italiana Giuoco Calcio, nel ribadire il suo impegno incondizionato e quello di tutti gli Azzurri contro il razzismo e ogni discriminazione, ha ritenuto opportuno lasciare alla squadra la libertà di aderire alla campagna ‘Black Lives Matter’.
Come già affermato dal Presidente Gabriele Gravina non più tardi di una settimana fa, la FIGC ritiene che l’imposizione di qualsivoglia comportamento rappresenti in sé una forma di prevaricazione e sostiene la scelta della squadra in occasione delle gare di UEFA Euro 2020, compresa quella con il Belgio di venerdì prossimo.
Il giudizio sulla sensibilità di tutti i membri della Nazionale italiana in difesa dei diritti della persona umana è nel dna azzurro, come provano molteplici iniziative e dichiarazioni in tal senso, e non può essere subordinato all’adesione ad una, non l’unica, manifestazione di sostegno alla lotta anti-razzista.
Questo il comunicato ufficiale della FIGC che ha dunque lasciato libera l’Italia di comportarsi come ritiene opportuno a partire dalla prossima sfida in programma.
A questo punto, bisognerà attendere la gara dell’Italia contro il Belgio valida per i quarti di finale di Euro 2020. Gli Azzurri saranno liberi o meno di aderire al Black Lives Matter, ma quasi certamente, come spiegato anche da alcuni giocatori, si adatteranno al comportamento della squadra rivale.
In tal senso, Romelu Lukaku e il resto dei Diavoli Rossi si sono sempre inginocchiati aderendo alla campagna anti-razzismo. Di conseguenza, anche l’Italia si dovrebbe comportare allo stesso modo. L’appuntamento è per il match di venerdì 2 luglio con fischio d’inizio alle ore 21.00 all’Allianz Arena di Monaco.
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