Juventus, bilancio in rosso: previsto un aumento di capitale

A causa dell'emergenza Covid-19, si è reso necessario, in casa Juventus, un aumento di capitale.

Il Consiglio di amministrazione (Cda) della club bianconero ha stimato perdite per 320 milioni di euro. A determinare un tale passivo, oltre ad una stagione non certo esaltante, gli effetti della pandemia Covid-19. Per riassestare il bilancio, pertanto, la Juventus ha disposto un importante aumento di capitale (circa 400 milioni).

Juventus, bilancio in rosso: previsto aumento di capitale

Nel corso dell’ultimo Consiglio di amministrazione della Juventus, è subito saltato all’occhio che qualcosa non andava. A non tornare, nella fattispecie, i conti del club piemontese. I membri del consiglio, tra cui il nuovo gestore dell’Area Football Maurizio Arrivabene, hanno quindi tirato le somme “economiche” del biennio 2020-2022.

Ad incidere per circa 320 milioni di euro sulle casse del club, in particolare, gli effetti del Covid-19.

Con gli stadi chiusi, il turismo ridotto al minimo e, più in generale, l’avvento di esigenze ben più importanti che comprarsi la maglia del proprio beniamino, gli introiti di quasi tutti i club europei sono calati a picco. Il caso della Juventus, da questo punto di vista, è esemplare. Si pensi che nella sola stagione 2017/2018, l’Allianz Stadium fruttò alla società di corso Galileo Ferraris 57 milioni di euro. Soldi, questi ultimi, impossibili da incassare in tempi di Covid. E che dire, poi, della vendita di qualcosa come 1.350.000 magliette a seguito dell’acquisto di Cristiano Ronaldo? Cifre impensabili al giorno d’oggi. Lo stesso museo del club, spesso affollato, è deserto da tempo. Insomma, un completo disastro.

Stanziati fino a 400 milioni

Come sottolineato dallo stesso Consiglio di amministrazione, l’emergenza Covid “ha ridotto direttamente e indirettamente l’apporto di numerose voci di ricavo (principalmente da gare e da prodotti), ha inciso sulle prospettive di realizzazione o di incremento delle stesse e di altri proventi (principalmente legati alla gestione dei calciatori) e ha incrementato talune voci di costo, generando un rilevante impatto negativo sia di natura economico-patrimoniale sul risultato di esercizio e sul patrimonio netto, sia di natura finanziaria sul cash-flow”.

Ciononostante, l’imperativo è quello di dare ossigeno alle casse del club e di raggiungere, nel breve periodo, il pareggio di bilancio. A tal fine, l’azionista di maggioranza della Juventus (la EXOR gestita dalla nota famiglia Agnelli) si è già detta disponibile ad un’immissione di capitale di quelle importanti. Si potrà arrivare, nel peggiore dei casi, fino a 400 milioni di euro. Denaro fresco volto a mantenere la Juventus dove è sempre stata: al top del calcio italiano ed europeo.

E CR7?

Una nota finale, la merita l’eterno tormentone di calciomercato legato al futuro di Cristiano Ronaldo. Il giocatore, dopo tre anni alla Juventus, va in scadenza l’anno venturo. Al di là delle 100 e passa reti con la maglia del club, l’impatto dell’asso portoghese non ha prodotto i risultati sperati. Nel corso dell’ultima stagione, la Juventus ha addirittura interrotto la propria striscia di vittorie consecutive in Serie A. Per non parlare, poi, del disastroso cammino in Champions League (eliminazione contro il Porto).

Si potrebbe dire, dunque, che i 30 milioni di stipendio annuale che la Juventus versa nel portafoglio di Cristiano Ronaldo non hanno dato i frutti sperati. Se non altro, a livello di trofei. Pertanto, la domanda che molti, in quel di Torino, si stanno ponendo, è la seguente: ma se facessimo a meno di lui?

Il talento – certo – non si discute, ma in tempi di crisi alcuni sacrifici possono essere necessari. E così, con ogni probabilità, le strade di CR7 e della Juventus si separeranno.

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