Riecco Josè Mourinho. “C’è chi vince e non paga gli stipendi” ha detto il tecnico portoghese, subito molto pungente, durante la conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore della Roma.
“Sono l’allenatore della Roma, non voglio essere niente di più – ha detto l’ex allenatore dell’Inter -.
Non voglio la Roma di Mourinho, ma la Roma dei romanisti. Io non sono nessuno, sono uno in più. Niente di più. Lavorerò 24 ore, tranne qualche ora per riposare. Se come conseguenza del nostro lavoro possiamo dare qualcosa di più al calcio italiano bene. Io farò di tutto per difendere i miei giocatori e la mia società, non cercherò problemi. Mi voglio divertire e penso ci possiamo divertire tutti. Non ho tempo per cercare altro, ma se devo difendere i miei farò di tutto”.
“In questo club si parla di Liedholm e Capello e non sono paragonabili a nessuno – ha chiosato Mourinho -. Nell’Inter nessuno può essere paragonato a me o a Herrera. Nessuno”.
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