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Come in occasione della precedenti partite dell’Italia, la MarTech company CreationDose ha analizzato le reazioni social degli italiani anche in occasione della finalissima contro l’Inghilterra. Ecco i dati social della finale degli Europei.
Avvalendosi di un sofisticato sistema di Business Intelligence (ResearchDose), la tech company CreationDose ha studiato i contenuti più condivisi e gli argomenti più diffusi durante la finale di Wembley. L’analisi, nella quale si sono tenute in considerazione le interazioni degli utenti sulle tre principali piattaforme social – ovvero Instagram, Facebook e Twitter -, ha dato i seguenti risultati.
Boom di followers per gli Azzurri
È ciò che risulta se si considerano i numeri dei principali profili della Nazionale Italiana di Calcio sui vari social network. Esponenziale, da questo punto di vista, la crescita di utenti che hanno iniziato a seguire gli account degli Azzurri dall’inizio degli Europei. Solo su Instagram, per esempio, l’incremento di followers è stato del 48,4%. Anche su Twitter, tuttavia, l’aumento di seguaci è stato sostanziale, passando da 599 mila persone a ben 716 mila.
Numerosissimi, e sparsi per tutto il mondo, i tifosi italiani che hanno deciso di immortalare la loro esperienza “europea” sui propri social network. Tra i momenti più condivisi, da questo punto di vista, il fischio di inizio, le esultanze al momento del pareggio di Bonucci e, senza ombra di dubbio, l’abbraccio appassionato tra Vialli e Mancini dopo il rigore decisivo sbagliato da Saka.
Una menzione particolare, inoltre, la merita il noto tormentone inglese “It’s coming home”. Come sappiamo tutti fin troppo bene, alla fin fine, il calcio non è affatto tornato a casa, ma si è diretto a vele spiegate verso Roma. L’ironia dei tifosi sui social, in questo senso, non poteva proprio mancare, come testimoniano le migliaia di meme che riprendono lo sfortunato slogan britannico.
Gli oggetti più presenti
La MarTech company CreationDose, in occasione della finale degli Europei di Calcio, non si è limitata alle classiche analisi di routine, ma ha deciso di provare ad individuare anche gli oggetti più social. I “cimeli virtuali” più condivisi, da questo punto di vista, sono risultati essere il pallone, seguito in seconda posizione dalla cravatta col tricolore azzurro. Staccati, anche se non di molto, la pizza, il televisore e le infinite bottiglie di birra che sono state consumate nel corso dell’incontro.
I Millennials tra i più attivi
Confermate le previsioni circa la fascia generazionale più attiva sui social media in occasione della finalissima di Euro 2020. Spropositato, da questo punto di vista, il divario che separa i Millennials da tutti coloro che sono nati prima del 1985. I contenuti condivisi dai primi, infatti, sono nettamente più numerosi di quelli postati dai secondi.
La Generazione Z, comprendente tutti coloro che sono nati dopo il 1995, si è contraddistinta per una altrettanto significativa attività social, anche se con le dovute differenze rispetto ai Millennials, come ben sintetizzato dalle parole del CEO di CreationDose Alessandro La Rosa:
Generazione Z e Millennial sono parte attiva degli eventi online ma in maniera molto differente: mentre la Generazione Z si sofferma sulla realizzazione di contenuti articolati e stories facilmente fruibili, i Millennial si soffermano su photopost e sul mondo del gaming.