Intervistato da Sport TV, Jorginho si è sbilanciato sulla possibilità di vincere il Pallone d’Oro: “Viviamo per i sogni. Ma sarò abbastanza onesto, se parliamo di abilità, sono consapevole di non essere il migliore al mondo. Il criterio riguarda il numero dei titoli, nessuno ha vinto più di me come giocatore quest’anno.
Come mi confronterò con Messi, Cristiano Ronaldo o Neymar? Hanno caratteristiche completamente diverse, ma dipende dai criteri”.
“Non appena mi è arrivata la convocazione, ho accettato subito – ha continuato il calciatore del Chelsea -. Onestamente ho visto la nazionale brasiliana come qualcosa di lontano. Sono cresciuto in Italia e l’Italia mi ha aperto le porte: non ci ho pensato due volte. Dopo l’Under 21, avevo giocato solo amichevoli con la Nazionale maggiore. Poi è arrivata la convocazione per il playoff con la Svezia, e anche in quel periodo il Brasile mi ha cercato. E’ stato un momento molto complicato. Edu Gaspar mi disse: ‘Jorge, stiamo pensando di chiamarti, ma non posso garantire nulla. So che è difficile, parla con la tua famiglia’. Ho parlato molto con la mia famiglia e non mi sentivo bene dopo tutto quello che ho passato quando sono arrivato in Italia”.
“Sentivo che l’Italia aveva bisogno di aiuto. Quando io ho avuto bisogno di aiuto, l’Italia mi ha aiutato, mi ha abbracciato e mi ha aperto le porte. Non mi sentivo a mio agio a voltare le spalle all’Italia in quel momento. Il mio cuore ha detto ‘No, l’Italia ha bisogno di te’. Quindi ho fatto quella scelta e sinceramente ne sono molto contento” ha concluso Jorginho.
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