Francesco Flachi a la Repubblica ha parlato del suo ritorno in campo a 46 anni dopo 12 di squalifica: Non cerco scuse, non le ho mai cercate, ho sbagliato e ho pagato. Ma lì, in quel momento, sprofondai nel buio.
Ci ho messo cinque anni per ritrovarmi. Dopo la squalifica non volevo più saperne del calcio. Ho aperto una paninoteca, ho provato a inventarmi un’altra vita, ma il pallone quando ce l’hai dentro, prima o poi torna fuori.
Così dopo quei cinque anni di vuoto piano piano mi sono riavvicinato”.
“Certo non ho i novanta minuti nelle gambe e non ho nemmeno lo sprint di una volta, però mancano cinque mesi al mio ritorno in campo e penso di riuscire a rimettermi in forma. Sa che le dico, ieri abbiamo iniziato la preparazione e quando sono arrivato al campo ero emozionato. È una sfida con me stesso, una rivincita personale. L’idea è nata per gioco, il presidente del Signa mi provocava: secondo me non ce la fai a giocare. E alla fine ho accettato. Penso di poter essere un punto di riferimento per i ragazzi e magari essere anche uno stimolo per migliorare”.