Messias, Stroppa ha fatto di tutto per portarlo a Monza

A confessarlo è stato il tecnico stesso: "Per come è andata a finire, non c'è società migliore per vederlo come il Milan".

Ai microfoni di Tuttosport Giovanni Stroppa ha parlato anche di Junior Messias: “Se avesse 22 anni parleremmo di un fenomeno arrivato al Milan. Ho fatto di tutto per portarlo a Monza ma per come è andata a finire non c’è società migliore per vederlo come il Milan.

Un ragazzo che ha la possibilità di potersi confrontare con un palcoscenico così importante è difficile che torni indietro. Lo capisco anche se il Monza non è una società di Serie B”.

“Ora riuscirà a fare la differenza anche nella massima serie? La risposta è stata sì.

E’ cresciuto ancora, è migliorato e può ancora farlo. Per questo dico che è un giocatore sempre in evoluzione: sembra non ci sia una fine ancora per lui. In Serie A ha fatto la differenza non solo con squadre di nostro pari livello. L’ha fatta contro Juventus, Inter e Milan. Un difetto? Deve imparare a essere ancora più incisivo. Se dribbla come faceva a Crotone, se gioca come faceva a Crotone se si impone come a Crotone è fatta, è un giocatore da Milan. L’aspetto che fa la differenza sono sempre i gol per un giocatore come lui. Ed è quello che gli ho sempre detto”.

“Non posso essere sorpreso per il suo passaggio al Milan perchè il suo percorso è un’evoluzione continua e lo sarà ancora, nonostante i suoi 30 anni. E questo che è sorprendente. Fin dai primi allenamenti a Crotone dava la sensazione di un giocatore che meritasse ancora di più della Serie B. La domanda che ci facevamo dentro di noi era: “Cosa ci fa qua uno cosi…”. Perchè fisicamente, tecnicamente e anche mentalmente non sembrava avere un difetto”.

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