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Anche il calcio ha risentito in maniera fortissima la pandemia che ormai da oltre un anno ha cambiato il nostro modo di vivere. L‘ultima sessione di calciomercato, come in realtà anche le due precedenti, ha risentito fortemente dei mancati introiti derivanti dal botteghino, visto che gli stadi sono stati chiusi praticamente per tutta la scorsa stagione.
L’ultima mandata di trasferimenti dunque è stata fortemente condizionata dalla mancanza di liquidità e hanno avuto la meglio affari con formule come prestito con diritto di riscatto oppure con obbligo fissato nei prossimi anni. In particolar modo il campionato italiano si è dovuto scontrare con la mancanza di fondi utili per essere reinvestiti sul mercato.
Discorso un po’ diverso per altre realtà come la Premier League, il principale campionato inglese, che vanta collaborazioni con sponsor ultra milionari e introiti alle stelle. Il club re dell’estate, almeno per quanto riguarda l’allestimento della rosa è stato sicuramente il Psg, che è riuscito a portare in squadra campioni del calibro di Sergio Ramos, Donnarumma e il super botto Messi.
Calciomercato post covid: quanto hanno speso i club
Sorvolando sulle eccezioni, praticamente tutti i campionati hanno fatto i conti con una profonda crisi, che ha di conseguenza limitato le spese al tavolo del mercato. Andiamo a vedere più nello specifico i dati dell’ultima sessione di trattative. Il Cies, l’Osservatorio del Calcio, ha analizzato l’andamento delle sessioni di trasferimenti nell’era post-Covid. Rispetto al record fatto segnare nel 2019, gli investimenti sono andati via via calando, anche se la finestra estiva 2021 ha registrato un aumento del 2% rispetto all’estate 2020. L’Inghilterra si è confermato ancora una volta il Paese con la maggiore possibilità di spesa, mentre la flessione più netta ed evidente si è avuta nella Liga spagnola con un -74% fatto segnare tra il 2021 e il 2019. Cifre decisamente inferiori rispetto a quelle a cui eravamo abituati in passato.
Differenza tra Inghilterra e Italia
Provando a confrontare i bilanci dei principali cinque campionati europei, si nota che in Premier League si è speso quasi sette volte di più rispetto alla Serie A. Questi i dati di spesa dei principali campionati europei
- PREMIER LEAGUE (spese: 3.265 mld / entrate: 1.323 mld): saldo -1.942 miliardi
- SERIE A (spese: 1.452 mld / entrate: 1.154 mld): saldo -298 milioni
- LIGUE 1 (spese: 1.012 mld / entrate: 885 mln): saldo -127 milioni
- BUNDESLIGA (spese: 829 mln / entrate: 821 mln): saldo -8 milioni
- LIGA (spese: 737 mln / entrate: 937 mln): saldo +200 milioni
Da evidenziare dunque come solo il campionato spagnolo sia stato in grado di uscire con un saldo positivo dall’ultima sessione di calciomercato.
Calciomercato post covid: chi ha speso di più
Il Manchester United, squadra nella quale è tornato Cristiano Ronaldo, è la squadra che ha speso di più nel calciomercato post covid considerando il rapporto tra spese ed entrate, con spese pari a 286 milioni ed entrare ferme a 68. Secondo l’Arsenal con 281 milioni spesi e 64 entrati in cassa, mentre a completare il podio troviamo un’altra inglese, il Chelsea campione d’Europa (+403 e -198).