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Nell’ultimo turno di Serie A, la Juventus è riuscita a imporsi per 3-2 contro la Sampdoria, recuperando parzialmente i punti persi allo start. In occasione del match contro i blucerchiati di D’Aversa, tuttavia, sia Dybala che Morata hanno dovuto abbandonare il campo a causa di problemi fisici.
Un bel grattacapo, pertanto, ha subito bussato insistentemente alla porta dell’anticamera del cervello di Max Allegri: e adesso, contro i campioni d’Europa del Chelsea, chi schiero in attacco? La scelta, infine, è ricaduta su Bernardeschi e Chiesa. E quest’ultimo, in particolare, ha deciso la partita.
Juventus, la rinascita passa per Federico Chiesa
Dopo un avvio di stagione decisamente sottotono, la banda di Allegri ha inanellato 4 risultati utili consecutivi (3V, 1N), recuperando punti in campionato e trionfando contro il Malmö nella prima giornata del Gruppo H di UEFA Champions League. Dopo la vittoria contro la Sampdoria, tuttavia, si stagliava all’orizzonte la rocciosa ombra di Romelu Lukaku: in quel di Torino, sarebbero atterrati i campioni d’Europa.
Max Allegri, tuttavia, non si è certo scomposto, e nonostante la squadra venisse da un periodo accidentato e fosse priva di alcuni dei suoi interpreti più importanti (Dybala e Morata su tutti), ha schierato una formazione aggressiva e ambiziosa. La partita, come ben sappiamo, si è conlusa con il risultato di 1-0 per i padroni di casa. E se è vero che Bonucci e Chiellini meritano una menzione speciale per aver saputo neutralizzare, come già accaduto con la maglia della Nazionale italiana, il potenziale offensivo di Romelu Lukaku, è altrettanto vero che il premio di migliore in campo non può che aggiudicarselo Federico Chiesa. Il mattatore, l’uomo dalle mille e una corsa, colui che con una sgroppata delle sue ha saputo decidere il match al 46′ minuto della ripresa.
Chiesa come Del Piero
Marcando la rete decisiva, Fede Chiesa ha eguagliato nientemeno che Alex Del Piero nel riuscire a segnare in Champions con la maglia della Juve per quattro partite consecutive (Dinamo Kiev, Porto, Porto e Chelsea). Oltre al gol, tuttavia, c’è molto di più. Basti pensare alla dedizione con la quale il numero 22 ha ripiegato in difesa quando c’era da soffrire, alla “furia tempestosa” con la quale si è abbattuto contro la rocciosa difesa blues e alla gioia smodata con la quale ha esultato insieme al popolo bianconero dopo la rete dell’1-0. Insomma, al centro del villaggio Juve, ad oggi, spicca una Chiesa. È di recente costruzione, anche se figlia di una tradizione straordinaria, e non chiude mai le proprie porte a chi abbia un po’…di Fede.
Le parole di Chiesa
Al termine del match, Federico si è espresso in questi termini:
Non siamo partiti al livello Juve quest’anno ma ci stiamo riprendendo. Abbiamo fatto tre risultati consecutivi e c’è un derby (col Torino, ndr) che ci aspetta sabato. Vogliamo riportare la Juve ai massimi livelli. Col Chelsea una grande partita e un grande carattere Juve, che è quello che diversifica questa squadra dalle altre. Abbiamo difeso bene e bassi. Bernardeschi ha fatto una grande gara come tutti noi…Gol? È quello che chiede Allegri, partire forti e aggressivi. Poi c’è stata una grande prestazione di squadra a seguire.