Alla Scoperta dello Sheriff Tiraspol: la squadra senza stato che incanta in Europa

Tutto quello che c'è da sapere sulla sorprendente squadra moldava capace di battere il Real Madrid.

C’era una volta un Girone di Champions League – il “D” per l’esattezza – composto dalla squadra più forte della storia del calcio (il Real Madrid), una delle più grandi eccellenze italiane (l’Inter) e la prima potenza ucraina (lo Shakhtar Donetsk).

Ad esse, la Dea bendata dei bussolotti UEFA, volle aggiungere una quarta compagna. Al sentirne il nome, nessuno seppe cosa pensare. E al momento di scommettere su di lei, non ci fu una sola persona disposta a rischiare il suo prezioso denaro.

Il suo nome? Sheriff Tiraspol: la vera e propria scoperta dell’attuale Champions League.

Alla scoperta dello Sheriff Tiraspol

La Coppa dalle Grandi Orecchie – si sa – non si presta a nessun calcolo di sorta. Nei campi dove riecheggia la sua prestigiosa musichetta, infatti, non ci sono favorite, ed anche la più forte di tutte può soccombere contro l’avversario meno preparato. Quello che sta accadendo nel Girone D, ciononostante, ha del surreale. La classifica, ad oggi, è la seguente: Sheriff Tiraspol 6; Real Madrid 3, Shakhtar 1, Inter 1.

La squadra di Tiraspol, contro ogni previsione, ha infatti conquistato due vittorie in altrettante partite. Un rendimento, questo, che ci si poteva di certo aspettare in patria, dove la squadra gestita dalla holding fondata dall’ex agente del Kgb Victor Gusan domina un campionato dopo l’altro, ma non di certo in Champions League, ring nel quale si affrontano squadre con fatturati a più di sette zeri.

Ed eppure, ecco che lo Sheriff Tiraspol ha deciso di sorprenderci tutti quanti, e se la vittoria interna contro lo Shakhtar Donetsk di Roberto De Zerbi si poteva ancora considerare “possibile”, il successo esterno contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti ha sicuramente i crismi dell’inimmaginabile. I moldavi, tuttavia, sono riusciti ad imporsi per 2-1, e la storia, ancora una volta, è stata riscritta.

Una squadra senza stato

Sì, perché ufficialmente la squadra di Tiraspol appartiene a uno stato indipendente – la Transnistria – il quale non ha ancora riconosciuto il riconoscimento da parte dei paesi membri dell’Onu. L’amministrazione autonoma di tale stato – il quale si autodefinisce “filosovietico” e comunista – ha sede proprio a Tiraspol, una città nella quale, oramai, campeggia ovunque la scritta “Sheriff”.

La holding che detiene il club, infatti, è composta da alcuni dei portafogli più ricchi d’Europa, la maggior parte dei quali, ovviamente, di nazionalità russa. Il fondo, pertanto, non si limita a investire nel mondo del calcio, ma espande la propria rete di controllo in ogni settore. A Tirspol, pertanto, tutto è “Sheriff”, dalle pompe di benzina ai supermercati, dai parcheggi ai canali televisivi, e via dicendo. E se la disponibilità economica di Gusan e soci è certamente una buona notizia per i calciatori dello Sheriff Tiraspol, non altrettanto si può dire per quanto concerne i cittadini moldavi, i quali si trovano scissi nel loro stesso paese, prede di una potenza economica che da un momento all’altro può causare l’insorgenza di una guerra civile.

Inter avvisata

Ciò che è certo, tuttavia, è che lo Sheriff Tiraspol è tutt’altro che una “squadra cuscinetto” del Gruppo B. In vetta al proprio girone a punteggio pieno, la squadra moldava che moldava non si considera, ha ancora fame. L’inter, prossima avversaria in Champions League, è avvisata.

Scritto da Andrea Crenna

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