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Resterà fermo ai box per circa un mese, visto e considerato che il suo ginocchio sinistro continuava a causargli ben più di un problema.
Chi è Alessandro Florenzi
Nato l’11 Marzo del 1991, Alessandro entra fin da subito nelle giovanili della sua squadra del cuore, nientemeno che la magica Roma.
Capitano della Primavera del club capitolino nella stagione 2010/11 (nella quale segna la bellezza di 15 reti), Florenzi esordisce in Serie A TIM il 22 maggio dello stesso anno, subentrando alla storica bandiera romanista Francesco Totti in occasione di Roma-Sampdoria, partita terminata con il risultato di 3-1 per i padroni di casa.
Giocatore duttile e flessibile, Alessandro ricopre fin da subito svariati ruoli, prediligendo – certamente – quello naturale di terzino destro, ma non disdegnando al tempo stesso anche impegni più offensivi, come quello di esterno d’attacco (posizione nella quale l’ex allenatore della Roma Rudi Garcia amava schierarlo).
Quello con la Roma, almeno sulle prime, è un matrimonio perfetto, coronato da 25 gol in 225 presenze. Uno di questi, in particolare, gli valse addirittura la nomination come uno dei tre finalisti al premio Puskás 2015, il riconoscimento per la rete più bella messa a segno nel corso dell’anno solare. Si tratta, nella fattispecie, del primo gol di Alessandro in Champions League, quello splendido pallonetto da oltre 50 metri con il quale trafisse nientemeno che il portiere del Barcellona ter Stegen.
Le esperienze al Valencia e al PSG
Dopo l’addio di De Rossi, a Florenzi viene ufficialmente affidata la fascia di capitano della Roma. Quello che ha tutte le fattezze di un sogno, si trasformò tuttavia ben presto in un incubo dato che, con la fascia al braccio, Alessandro giocherà pochissime partite. L’avvento di Paulo Fonseca sulla panchina della club giallorosso, infine, convincerà Florenzi a cambiare aria.
Ceduto in prestito secco al Valencia, Florenzi in Spagna mette insieme la miseria di 14 presenze tra Liga, Copa del Rey e Champions League, non trovando mai la via del gol. Di un tenore leggermente migliore, invece, la sua esperienza in Francia, dove colleziona 36 presenze stagionali condite da 2 reti, oltre alla conquista del sui primi trofei da professionista, la Supercoppa francese e la Coppa di Francia.
Dal titolo di Campione d’Europa alla maglia rossonera
Convocato da Roberto Mancini in vista dei Campionati Europei di Calcio del 2020 (posticipati di un anno a causa della pandemia globale di Covid-19), Alessandro parte titolare nel match inaugurale della competizione vinto contro la Turchia con il risultato finale di 3-0. Uscito nel corso della stessa partita a causa di un infortunio al polpaccio, Florenzi ritrova il campo soltanto nei tempi supplementari della finale di Wembley vinta ai rigori contro l’Inghilterra. Nonostante il poco minutaggio, il ragazzo si laurea quindi Campione d’Europa, conquistando il trofeo più prestigioso della sua personale carriera.
Il resto, è storia recente, con il passaggio in prestito con diritto di riscatto al Milan, le poche presenze collezionate fin qui e i continui problemi al ginocchio, i quali, infine, hanno convinto giocatore e staff medico del club rossonero di intervenire chirurgicamente. Lo stop – come detto – dovrebbe essere di circa un mese. A presto, campione!
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