Chi è Federico Dimarco, dall’Inter alla convocazione in Nazionale

Dall’estenuante gavetta in giro per l’Italia (e non solo) fino al meritato ritorno a casa, chi è Federico Dimarco, l’esterno nerazzurro convocato da Roberto Mancini in vista dei prossimi impegni di UEFA Nations League.

Chi è Federico Dimarco

Federico nasce nel quartiere milanese di Calvairate il 10 novembre del 1997. A nemmeno 8 anni, il ragazzo è già stato visionato e contattato dall’Inter, squadra nella quale svolge tutta la parabola agonistica di rito, fino a debuttare in prima squadra in occasione del match di Europa League contro il Qarabag dell’11 dicembre 2014. A gettarlo nella mischia, nientemeno che Roberto Mancini, allora allenatore dell’Inter.

Nonostante la partenza sprint con la maglia nerazzura, Federico viene ben presto girato in prestito all’Ascoli, squadra di Serie B nella quale collezionerà 15 presenze condite da 4 assist. È l’inizio di un pellegrinaggio infinito in giro per l’Italia e per l’Europa alla ricerca di una squadra nella quale compiere il definitivo salto di qualità, sempre e rigorosamente in prestito. Le esperienze, da questo punto di vista, sono molteplici, dall’Empoli, poi retrocesso in B, al Sion, club svizzero nel quale raramente vedrà il campo, dal Parma neopromosso, dove segnerà il suo primo gol in Serie A, fino all’Hellas Verona, piazza dove compirà l’autentico salto di qualità, con 50 presenze e 5 gol.

Il ritorno all’Inter

Nell’estate 2021 Dimarco torna all’Inter. Al termine di un mercato insolitamente complicato, Simone Inzaghi decide infatti di concedere una chance al nativo di Calvairate. Un chance che quest’ultimo – avendola attesa per quasi 5 anni – fa di tutto per cogliere al volo. Di fatto, riesce a convincere proprio tutti all’interno del mondo nerazzurro, così come testimoniano le 7 presenze messe a segno fin qui. In particolare, salta all’occhio la punizione magistrale grazie alla quale è riuscito a segnare il suo primo gol con la maglia dell’Inter in occasione di Sampdoria-Inter del 12 settembre. Contro il Real Madrid, invece, il proprio personalissimo esordio in Champions League.

Nel corso della 6a giornata di Serie A, Dimarco ha invece sbagliato un rigore contro l’Atalanta di Giampiero Gasperini (risultato finale 2-2). Dalle parti della Pinetina, tuttavia, nessuno ha storto il naso: Dimarco, infondo, la possibilità di sbagliare se la merita tutta. Solo commettendo errori, infatti, Federico potrà diventare quel grande campione che tutti si aspettano che lui diventi. Sbagliando, si impara. Non c’è niente da fare.

La chiamata di Mancini

Complice l’infortunio occorso a Matteo Pessina nel corso di Atalanta-Milan (2-3) nella scorsa giornata di campionato, Roberto Mancini, il quale in vista dei prossimi impegni dovrà fare a meno anche di Ciro Immobile e Rafael Toloi, ha deciso di ricorrere proprio a Federico. Alla primissima convocazione in Nazionale, Dimarco riesce dunque a realizzare un altro sogno, l’ennesimo: quello di difendere i colori del proprio Paese.

Dimostrazione vivente del fatto che il duro lavoro paga, Federico Dimarco sta attraversando un momento di grazia. Dopo la maglia dell’Inter, ecco anche quella della Nazionale. L’obiettivo, da ora in avanti, quello di non togliersela più.

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