Intervistato da Tuttosport, Massimo Cellino ha parlato delle sempre più numerose proprietà straniere nel calcio italiano: “Io a questi magnati che vengono dall’estero non credo molto. Non vedo grandi prospettive per il calcio italiano. Non si può inoltre essere solo presidenti: io sono anche amministratore delegato e come tale mi comporto”.
Sul suo Brescia: “Se due anni fa non fossi retrocesso, non avrei mai venduto Tonali al Milan. In Serie B non potevo farlo giocare. Il mio obiettivo resta comunque quello di produrmi i giocatori in casa e di farli giocare con la maglia del Brescia. I giocatori sono le materie prime che vanno trovate in loco e trasformate in prodotto finito. Per questo noi curiamo al meglio i nostri ragazzi. Non abbiamo però una foresteria al contrario di tanti altri club e non ci interessa costruirla perché siamo probabilmente gli unici che hanno quasi tutti giocatori di Brescia o zone limitrofe”.
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