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La Svizzera, inserita nello stesso girone dell’Italia per le qualificazioni ai prossimi Mondiali in Qatar, ha sconfitto agilmente l’Irlanda del Nord nella giornata di sabato 9 ottobre. Al termine dell’incontro, tuttavia, un evento inatteso ha contribuito ad attirare l’attenzione della stampa internazionale.
Sul campo dello Stade de Genève, la Nazionale di Yakin non ha avuto particolari problemi ad avere la meglio sull’Irlanda del Nord di Baraclough. In gol sul finire del primo tempo grazie alla stupenda conclusione di Stevén Zuber, la squadra elvetica ha infine chiuso i conti nella ripresa del secondo tempo con la marcatura dell’esterno degli Young Boys Christian Fassnacht.
La vittoria, che per gli elvetici ha significato altri tre punti nella corsa al primo posto del Gruppo C di qualificazione al Mondiale in Qatar del 2022, ha comportato, per Shaqiri e compagni, un ulteriore avvicinamento all’Italia di Roberto Mancini. Capolista del girone con 14 punti sebbene abbia disputato una gara in più rispetto alla stessa Svizzera e all’Irlanda del Nord, terza classificata.
Al termine dell’incontro, il capitano degli elvetici Xherdan Shaqiri si è diretto, come suo solito, dinnanzi alle telecamere delle principali emittenti televisive. L’obbiettivo? Rispondere alle classiche domande di rito dei giornalisti accorsi per raccontare la partita. Ciò che tuttavia né Xherdan né tantomeno gli intervistatori potevano aspettarsi, era che sbucasse all’improvviso un tifoso dal nulla. Nella sua mano destra, una giacca della UCK.
Il fan, conscio delle origini kossovare del capitano della Svizzera, gli ha quindi passato una giacca dal colore nero. La sua ambizione, con ogni probabilità, era quella di suscitare qualche sterile polemica di natura politica, dato che, come si sa, la situazione geopolitica del Kosovo è tutt’altro che tranquilla ed è lungi dall’essere chiara. Sul petto di tale giacca, infatti, campeggiava in bella mostra uno stemma. E non uno stemma qualsiasi, bensì uno stemma della UCK, una formazione paramilitare per la liberazione del Kosovo.
L’Ushtria Çlirimtare e Kosovës è un esercito a tutti gli effetti. Il suo principale obbiettivo, com’è già possibile evincere dal suo nome, è quello di liberare il Kosovo, di modo che gli venga riconosciuta una piena ed adeguata indipendenza economica e nazionale. Nata nei primi anni degli anni novanta, questa formazione paramilitare di origini albanesi è stata recentemente inserita dall’ONU nella lista delle organizzazioni terroristiche. Coinvolta nella guerra del Kosovo, oltre che in varie operazioni militari riconducibili al periodo post-bellico, specialmente nell’entroterra serbo, la UCK è dunque uno schieramento dal carattere fortemente politico che fa della violenza un’arma cui ricorrere spesso e volentieri.
Una ragione in più, quest’ultima, che ci permette di comprendere la destrezza e la rapidità con le quali il capitano della Nazionale elvetica Xherdan Shaqiri ha subito preso le distanze dal dono del perfido tifoso. La questione kosovara, del resto, è una cosa alquanto seria, e non è un bene che venga mischiata al gioco del calcio.
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