Chi è Antonio Mirante, il nuovo portiere del Milan

L'infortunio di Maignan ha costretto il Milan a correre ai ripari: chi è il nuovo portiere rossonero, Antonio Mirante.

A ciel sereno e contro ogni previsione, l’estremo difensore del Milan che così bene ha fatto in questo inizio di stagione si sottoporrà ad un intervento chirurgico. Troppo intenso e persistente, infatti, il dolore che Mike Maignan prova al polso sinistro.

I rossoneri, per ovviare alla sua assenza – che potrebbe durare fino a due mesi – si sono quindi rivolti all’ex portiere delle Roma Antonio Mirante.

Chi è Antonio Mirante

Prendendo in mano la carta d’identità del loro nuovo portiere ad interim, i tifosi del Milan non potranno non notare l’incredibile coincidenza.

Antonio Mirante, infatti, è nato nello stesso comune di Gigio Donnarumma, quel Castellammare di Stabia che così tanto feeling sembra avere con gli estremi difensori. Quasi come se i ragazzi, lì, li facessero crescere a pane e pallonate.

Aggregato alla primavera della Juventus nell’estate del 2000, Antonio viene promosso in prima squadra tre anni dopo. La prima titolarità, tuttavia, Mirante la ottiene con la maglia del Crotone, club di Serie B al quale la Vecchia Signora concede le prestazioni dell’estremo difensore in prestito secco. Tornato alla Juventus, il nativo di Castellammare viene subito girato al Siena, club con il quale esordisce in Serie A il 28 agosto del 2015.

Tornato alla Juventus, che nel frattempo milita in Serie B a causa dello scandalo di Calciopoli, Mirante riesce finalmente a debuttare in maglia bianconera. Alla fine della stagione, il portiere potrà vantare 7 presenze. Tornata in Serie A, la Vecchia Signora lo cede nuovamente in prestito (questa volta con diritto di riscatto): il club prescelto è la Sampdoria. In quel di Genova, Antonio trascorre due stagioni alternandosi con Castellazzi, giudicato ad ogni modo il primo portiere blucerchiato.

Dal Parma alla Roma

La squadra più importante della carriera del nuovo portiere del Milan è stata senz’ombra di dubbio il Parma. In Emilia, Antonio trova la propria dimensione ideale, e infatti vi trascorre la bellezza di 6 stagioni, collezionando più di 200 presenze e subendo 283 gol. Una statistica, quest’ultima, che non deve però ingannare: sono infatti pochissimi i portieri di club di medio-bassa classifica in grado di subire così poche marcature.

Svincolatosi nel 2015, Mirante passa quindi al Bologna, club di cui, nel 2017, diventerà addirittura capitano, vedendo riconosciuti il proprio impegno e la propria dedizione.

Il resto, è storia molto più recente. A mettere sotto contratto Mirante, nell’estate del 2018, è infatti nientemeno che la Roma, club alla costante ricerca di un portiere affidabile. Nella Città Eterna, Antonio parte inizialmente come riserva di Olsen, sebbene finisca ben presto per scavalcarlo nelle gerarchie, mettendo in fila una prestazione positive dopo l’altra.

Antonio Mirante e il Milan

Ad attenderlo, dopo quasi tre anni in giallorosso, il Milan di Stefano Pioli. Complici l’infortunio occorso a Mike Maignan e la poca fiducia riposta nell’unico portiere attualmente a disposizione (Tatarusanu), Maldini e Massara hanno infatti deciso di ricorrere all’usato sicuro. Del resto, perché Mirante non dovrebbe essere una buona scelta? L’ultima volta che un ragazzo con i guantoni è venuto a Milano da Catellammare di Stabia le cose sono andate egregiamente. Chissà che la storia non possa ripetersi anche questa volta. Con le dovute differenze anagrafiche, è ovvio.

Scritto da Andrea Crenna

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