Raggiunto dal Corriere dello Sport, Roger Ibanez ha svelato: “A gennaio del gennaio 2020 mi voleva anche il Bologna, Mihajlovic mi telefonò e il mio agente aveva raggiunto l’accordo. Ma io chiesi di prendere tempo, di aspettare e spuntò la Roma.
Per me era meglio andare in un grande club, anche con il rischio di andare in panchina. Se avessi scelto il Bologna, sarebbe stato più difficile andare alla Roma dopo. Invece fare il percorso inverso a giugno, con tutto il rispetto, non sarebbe stato un problema”.
Sulla possibilità di giocare per la nazionale italiana: “Sono nato in Brasile, mi sento brasiliano e vorrei giocare nella Selecao. Ma vediamo: ho anche il passaporto italiano e quello uruguaiano, ascolto chi mi chiamerà. Il calcio è cambiato: tante squadre naturalizzano i calciatori. Non ne ho ancora parlato con i brasiliani azzurri, ma Toloi è mio amico: è stato un punto di riferimento importante per me quando sono arrivato a Bergamo. Vedremo cosa succederà”.
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