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La sconfitta di martedì sera allo stadio Do Dragao di Oporto ha avuto fin da subito il sapore della resa, della definitivia ritirata dei rossoneri dalla Champions League 2021/2022. La situazione, ad ogni modo, non è ancora totalmente compromessa. Al Milan di Stefano Pioli restano ancora alcuni motivi per sperare nell’impresa.
Il ritorno del Diavolo nella sua propria casa ha ormai assunto contorni omerici. La sua vecchia cara Itaca, la Champions League, è infatti profondamente cambiata rispetto all’ultima volta che vi aveva indugiato, più di otto anni orsono. Abitata e contesa da ogni genere di pretendenti, l’isola europea appare un ambiente ostile, popolato da arbitri senza cuore (Cakir) e da fuoriclasse sconosciuti, se non altro per il nostro povero Odisseo rossonero, il quale, come se non bastasse, non viene riconosciuto più da nessuno, e forse, in fondo, non si riconosce nemmeno più da sé.
Tuttavia, come spesso si suol dire in queste circostanze, la speranza è l’ultima a morire, e così il Milan è pronto ad un ultimo, significativo atto di forza. Ad attenderlo, tre prove decisive, nell’impossibilità di compiere anche un solo passo falso. A ben guardare, il fatto che nessuno si sia accorto della presenza del Milan all’interno del temibile Gruppo B potrebbe tuttavia rivelarsi un’arma a doppio taglio: i rossoneri hanno dalla loro l’effetto sorpresa di chi non ha nulla da perdere. I Proci – Porto e Atletico Madrid – sono avvisati.
Una cosa è certa: la squadra allenata da Stefano Pioli dovrebbe ragionevolmente aspettarsi di non riuscire ad accedere agli ottavi di finale. Troppe, tre sconfitte in altrettante partite, e troppo pochi, zero punti quando la metà degli incontri è stato ormai già disputato. L’aritmetica, tuttavia, mantiene ancora viva la flebile fiamma dei sogni europei del Milan. Ecco quali sono gli scenari che si dovrebbero creare affinché il Milan possa passare il Girone di UEFA Champions League:
Mal che vada, il Milan potrà sempre contare su una sterminata serie di alibi, quali l’inesperienza dei giocatori in rosa, le decisioni arbitrali controverse e l’incredibile numero di assenti in occasione della sfida persa contro il Porto. A Stefano Pioli, tuttavia, non piace cercare giustificazioni, una ragione, quest’ultima, che ci spinge a credere che il tecnico saprebbe comunque vedere il bicchiere mezzo pieno anche in caso di eliminazione prematura dalla massima competizione europea. Il Milan, in fondo, non disputava la Champions da più di otto anni. Certe cose – come passare un girone così ostico come quello che gli è toccato in sorte – richiedono tempo. L’Inter ne sa qualcosa.
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