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Può una squadra che non compare nell’albo dei campioni d’Italia vantare un tricolore sul petto? In seguito a quali circostanze lo Spezia ha chiesto e ottenuto di apportarne uno sulla propria divisa di gioco?
Le ragioni per cui lo Spezia ha un tricolore sulla maglia
Per cercare di dirimere l’interessante questione è opportuno riavvolgere il nastro di parecchi anni, di 79 primavere per l’esattezza. Correva l’anno 1944 quando, a Seconda Guerra Mondiale ampiamente inoltrata, l’Italia venne tagliata in due dalla linea gotica istituita in seguito all’armistizio dell’8 settembre.
Diviso a metà, il nostro Paese dovette quindi fare i conti con tutta una serie di problematiche, di cui il calcio non era che una questione assolutamente marginale. I club del Nord, ciononostante, decisero comunque di disputare una competizione, cui diedero non a caso il nome di Torneo Alta Italia.
A prendervi parte, la maggior parte delle principali squadre del settentrione, Spezia compreso. In quella che pertanto fu una sorta di Serie A composta esclusivamente da team del Nord, raggiunsero la fase finale, oltre agli spezzini, anche il Torino (campione in carica) ed il Venezia. Ad avere la meglio, fu alla fine proprio lo Spezia, che si laureò pertanto campione d’Italia (o, perlomeno, di una parte di essa). Alla richiesta di vedersi riconosciuto il tricolore, tuttavia, la società ligure ottenne un sonoro due di picche. Erano altri tempi, c’era altro a cui pensare e non esisteva certamente una Federcalcio strutturata come quella attuale, con tutte le sue regole e la sua burocrazia.
Quando il sindaco di La Spezia ottenne il tricolore sulla maglia
Numerosi anni dopo – nei primi mesi del 2000 per l’esattezza – l’allora sindaco del comune ligure Giorgio Pagano pensò bene di fondare un comitato ad hoc per reclamare il riconoscimento dello scudetto conquistato nella primavera del 1944. Uno scudetto, questo è vero, certamente parziale, giacché nessuna squadra del centro-sud aveva potuto competere per aggiudicarselo, e tuttavia uno scudetto che molti degli spezzini di allora sentivano legittimamente proprio.
Nonostante gli sforzi del neonato comitato – e dopo ben cinque mesi di indagine – la FIGC decise tuttavia di non assegnare allo Spezia lo scudetto del 1944, garantendo comunque alla squadra ligure un importante riconoscimento onorifico, che è la ragione per cui la maglia degli spezzini, oltre allo stemma della propria squadra, presenta anche un tricolore sul quale è impressa la storica annata del 1944.
Perché quella vittoria assunse un sapore diverso
Chi legge, con ogni probabilità, ha avuto la fortuna di non essere ancora nato mentre il mondo intero veniva sconvolto dalla Seconda Guerra. E mentre ci sono ancora opinioni contrastanti circa la bontà intrinseca del Torneo Alta Italia, una cosa è però certa: il calcio, almeno per qualche ora, ha permesso a milioni di persone di dimenticarsi della tragedia che aveva luogo intorno a loro. E questo, a prescindere da chi abbia vinto la competizione o dal conferimento del premio finale, ufficiale o onorifico che sia, è certamente il regalo più bello che un pallone di cuoio potesse mai fare all’umanità.
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