Dazn, basta doppia utenza per abbonamento: la denuncia del Codacons

Dopo le voci sullo stop di Dazn alla possibilità di collegarsi a uno stesso abbonamento in contemporanea da due device, arriva le denuncia del Codacons.

Da metà dicembre Dazn, che trasmette in esclusiva sette delle dieci partite previste per ogni giornata della Serie A di calcio, dovrebbe togliere ai suoi utenti la possibilità di collegarsi in contemporanea da due dispositivi che si trovano a distanza, ovvero non sulla stessa rete internet, con lo stesso abbonamento.

Questo è quanto anticipato da un’indiscrezione del Sole 24 Ore. Per le associazioni dei consumatori, tra cui il Codacons, la mossa dell’emittente non sarebbe corretta.

Il Codacons denuncia Dazn

Dazn vorrebbe eliminare la così detta concurrency per combattere la pirateria e colpire i tanti che dividono il costo mensile della piattaforma, oltre che per contrastare il traffico illegale.

La decisione sarebbe stata presa anche nell’interesse della Lega Serie A e dei presidenti delle società calcistiche, per colpire l’uso fraudolento degli accessi, che riduce il valore dei diritti. Secondo alcuni dati che circolano all’interno di Dazn, un 20% di media di utilizzi fraudolenti dovuti alla possibilità della doppia utenza in contemporanea sarebbe stato riscontrato. Dazn, contattata da LaPresse sulla questione, per il momento si è limitata a un “no comment”.

L’anticipazione del Sole 24 Ore ha immediatamente innescato una serie di polemiche, in particolare sui social, dove in poche ore l’hashtag #Daznout è entrato tra i trend topic.

Dello stesso avviso è anche Federconsumatori

Dura la reazione anche delle associazioni che difendono i consumatori. Il Codacons ha presentato un esposto all’Autorità per le comunicazioni (Agcom) e a quella per la concorrenza (Antitrust), al fine di accertare la correttezza della mossa di Dazn.

Se sarà confermata questa decisione si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti in base a condizioni su cui ora l’emittente fa marcia indietro. Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, dall’altro è innegabile che modificare le norme dopo che gli utenti hanno accettato determinate proposte dalla società potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del codice del consumo. Per tale motivo il Codacons annuncia un esposto all’Agcom e Antitrust affinché venga aperta una istruttoria sul caso e, se confermata tale decisione, accertino la correttezza dell’operato della società sanzionando qualsiasi violazione

Secondo Federconsumatori,

La notizia aggiunge una ulteriore criticità alle già numerose problematiche che gli abbonati hanno riscontrato in questi mesi: com’è noto, fin dalla prima giornata di campionato si sono verificati blackout, interruzioni di video e altri disservizi che spesso hanno impedito a numerosi utenti di fruire del servizio

Federconsumatori ha poi sottolineato che

La società al momento adotta una carta dei servizi non discussa con le associazioni dei consumatori né formalmente approvata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Ancora una volta, dunque, Dazn mette in atto un comportamento se non del tutto illecito quantomeno irrispettoso nei confronti degli utenti, ai quali peraltro proprio in seguito all’aggiudicazione dei diritti sulla Serie A è stato applicato un consistente aumento del canone mensile

Date queste premesse, anche Federconsumatori sta richiedendo di intervenire ad Agcom, che tra le altre cose ha appena dato il via a un procedimento per definire i parametri di qualità per la trasmissione delle partite su Dazn, e all’Antitrust, evidenziando come il comportamento dell’azienda mini di fatto i princìpi base della concorrenza e della correttezza del mercato.

Scritto da Federica Palman

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