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Nella notte tra il 16 e il 17 novembre, mentre la stragrande maggioranza degli europei si trovava già tra le braccia di Morfeo, Brasile e Argentina hanno ingaggiato una battaglia degna del dio greco della guerra Ares. La partita, caratterizzata da calci, pestoni, gomitate, mancate segnalazioni al VAR, proteste e quant’altro, si è infine conclusa a reti bianche.
Un risultato, questo, che fa sorridere la Selección di Scaloni, giacché le permette di assicurarsi l’aritmetica necessaria per andare in Qatar a disputare i prossimi Mondiali del 2022.
L’Argentina è qualificata ai Mondiali 2022
È successo veramente di tutto, nel Superclasico tra Argentina e Brasile valevole per la 14esima giornata del girone sudamericano di qualificazione ai prossimi Mondiali.
Di tutto, fatta eccezione per i gol, dato che la partita è terminata 0-0. Non sono mancati, tuttavia, i colpi di scena, con la gomitata di Otamendi ai danni di Raphinha (neppure sanzionata dall’arbitro) vero e proprio highlight della serata.
Da segnalare, inoltre, anche l’innumerevole quantità di calci e pestoni che l’attaccante dell’Inter Lautaro Martínez ha ricevuto nel corso della partita, vedendosi infine costretto a lasciare il campo zoppicante. Le sue condizioni, per il momento, non dovrebbero destare particolari preoccupazioni in casa nerazzurra in vista del prossimo big match con il Napoli, e tuttavia il condizionale è d’obbligo, giacché il Toro, nella notte di San Juan, ha letteralmente incassato un numero spropositato di botte.
I dati del referto arbitrale di fine partita testimoniano infatti per una sfida all’insegna della violenza e dei nervi tesi, così come certificano i sette cartellini gialli estratti dall’arbitro uruguiano Cunha, oltre ai 41 falli fischiati e alle innumerveli interruzioni di gioco cui si è dovuto ricorrere, vuoi per proteste o per infortunii. La partita si è infine conclusa a reti bianche, ciò non vuol dire, a ogni modo, che non sia stato uno spettacolo per stomaci forti.
La classifica
Il pareggio di questa notte permette quindi alla squadra di Scaloni di ottenere la certezza aritmetica di andare ai prossimi Campionati Mondiali di Calcio che si terranno in Qatar nei mesi invernali del 2022. I 29 punti conquistati fin qui – frutto di otto vittorie, cinque pareggi e zero sconfitte – garantiscono infatti a Messi e compagni un margine di 13 punti sulla sesta classificata, il Cile di Vidal (protagonista nella notte di un’entrata killer contro l’Ecuador che gli è valsa una sacrosanta espulsione) cui mancano soltanto quattro gare da disputare.
Non resta altro da fare, a questo punto, che preparare le valige per Doha. All’appello Mondiale del 2022, l’Argentina di Scaloni risponderà presente. Gli avversari sono avvisati: anche Lionel Messi cercherà di conquistare l’ambito trofeo.
Anche il Brasile qualificato
La Selección del Tite è scesa in campo con un piglio diverso rispetto all’Argentina, nonostante non si sia di certo tirata indietro quando si trattava di menare duro. L’atteggiamento più rilassato dei brasiliani è presto spiegato: Thiago Silva e compagni avevano infatti già ottenuto la qualificazione aritmetica ai prossimi Campionati Mondiali. Dominatori assoluti del girone dall’inizio alla fine, i verdeoro non avevano quindi più di tanto da chiedere al match di ieri notte. Ciononostante, a testimonianza della rivalità storica che scorre tra le due Nazionali, i ragazzi di Tite non si sono affatto risparmiati.
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