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Neanche il tempo di allacciarsi gli scarpini, di scaldarsi adeguatamente e di entrare in partita con il piglio giusto, che l’arbitro l’ha subito rispedito negli spogliatoi. È stata una serata a dir poco drammatica, quella che Arturo Vidal e il suo Cile hanno vissuto allo stadio San Carlos de Apoquindo nella notte italiana tra il 16 e il 17 novembre.
Galeotta – almeno dal punto di vista del direttore di gara – un’entrata alquanto scomposta ai danni dell’ecuadoregno Felix Torres. Il fallo in questione è stato commesso da Vidal pochi istanti dopo il gol del vantaggio segnato dagli ospiti con Pervis Estupiñán e ad appena 13 minuti dal fischio d’inizio dell’incontro.
Se la dinamica dell’intervento aereo che è costato al centrocampista cileno l’espulsione è tutt’ora difficile da ricostruire – dato che lo stesso Arturo giura e spergiura di non aver nemmeno visto l’avversario, cui ha comunque mollato un bel calcione sul viso – una cosa è però certa: da quando è rimasto in inferiorità numerica, il Cile è letteralmente scomparso dal campo, lasciando l’iniziativa e il pallino del gioco agli avversari per larga parte del match.
Non sorprende, di conseguenza, che la squadra allenata da Alfaro sia infine riuscita a segnare anche la seconda marcatura con Moisés Caicedo, archiviando perciò la pratica cilena e rilanciandosi in classifica. Con 23 punti conquistati in 14 partite, frutto di sette vittorie, due pareggi e cinque sconfitte, l’Ecuador è infatti la terza potenza del girone sudamericano di qualificazione ai prossimi Campionati Mondiali di Calcio che si terranno in Qatar nei mesi invernali del 2022.
Il centrocampista nerazzurro, al termine dell’incontro, si è presentato davanti ai microfoni della stampo con la voce rotta e gli occhi lucidi. Troppo pesante, a suo modo di vedere, la decisione del direttore di gara di espellerlo; troppo pesante, per la sua coscienza, anche la consapevolezza di aver lasciato i propri compagni in inferiorità numerica proprio nel momento del bisogno.
Queste, nello specifico, le sue parole:
“Chiedo scusa allo staff tecnico, ai miei compagni di squadra e ai tifosi per quanto accaduto – ha ammesso King Arturo ai microfoni delle tv sudamericane -. Sono successe molte cose… non è stata una buona giornata per noi del Cile. In ogni caso continuiamo a lottare per la qualificazione”.
Se la passa decisamente peggio il Cile, che dopo la sconfitta di questa notte contro l’Ecuador non potrà permettersi ulteriori passi falsi se vorrà strappare un tagliando per Doha. Attualmente sesta in classifica, la squadra allenata da Lasarte Arrospide dovrà infatti conquistare il maggior numero possibile di punti da qui alla fine del girone, cominciando proprio dalla prossima sfida con l’Argentina di Messi; un avversario ostico, imbattuto da 27 partite consecutive e contro il quale non sarà disponibile Arturo Vidal, espulso per il fallo ai danni di Felix Torres.
Preoccupano, oltretutto, anche le condizioni dell’altro giocatore cileno dell’Inter, Alexis Sanchez. L’attaccante nerazzurro si è infatti visto costretto a lasciare il campo in seguito a una botta. Le prime analisi strumentali, tuttavia, parlano addirittura di uno stiramento.
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