Mercoledì la Roma dovrà vedersela con il Bologna. Josè Mourinho ha parlato così in conferenza stampa: “C’è bisogno di una mentalità forte, di un gruppo empatico che vuole fare bene. Il credito è per i giocatori che non giocano tanto, come nel caso di Diawara che ha comunque lavorato tanto in settimana nonostante poi giochi poco.
I giocatori che giocano lo fanno con quella grinta, amicizia che serve. Come Kumbulla che entra per giocare un minuto, ma ha fermato una giocata pericolosa, ha preso un giallo e si butta nel calcio di punizione avversario. Ha marcato un gigante come Milinkovic ed esce felice perché ha fatto tanto. A livello tattico poi spetta a me trovare la soluzione”.
Su Mihajlovic: “Quello che ho fatto durante la malattia l’ho fatto con il cuore. E’ un super amico di un grande amico e quindi automaticamente diventa un grande amico mio. Noi persone pubbliche quando facciamo delle cose sbagliate abbiamo un’influenza negativa, quando facciamo qualcosa di buono siamo un’influenza positiva per tanta gente”.
“Lui sicuramente ha avuto un’influenza positiva per tanta gente che ha avuto il problema di Sinisa. Ha avuto una forza incredibile, ha il mio rispetto e la mia ammirazione. Purtroppo ci sono tanti che soffrono del suo problema, ma lui è stato un esempio. Ha avuto un coraggio tremendo, lavorando sempre. Non è lui che deve ringraziarmi, ma sono io che devo ringraziare lui in nome di tanti”.
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