Tracollo Barcellona: dal Triplete all’Europa League

Nella serata di ieri – mercoledì 8 dicembre – il Barcellona di Xavi ha ufficialmente fallito il passaggio agli ottavi di finale di UEFA Champions League. Il club catalano, sconfitto in maniera impietosa dal Bayern Monaco di Julian Nagelsmann, è stato quindi “retrocesso” in Europa League.

Tracollo Barcellona: dal Triplete all’Europa League

Per imbattersi in un Barcellona impegnato nella seconda competizione europea per club è necessario tornare indietro di 18 anni. Correva la stagione 2003/04, l’attuale allenatore dei blaugrana Xavi era agli albori della propria carriera da calciatore e quella che viene oggi denominata Europa League portava inciso sui propri trofei un nome affatto diverso (Coppa Uefa); Ronaldinho non sarebbe sbarcato in Spagna fino alla stagione successiva, mentre il giocatore più importante della storia del club, Lionel Messi, aveva appena 16 anni e militava ancora nelle giovanili della rosa azulgrana.

Si trattava, insomma, di un’altra epoca, di un tempo lontano e sconosciuto ai più, di una sorta di preistoria da rievocare soltanto di passaggio, così, giusto per ricordarsi che la fortuna va e viene, che i fasti del tempo presente non sono la regola, ma piuttosto l’eccezione. Ebbene, in seguito alla debacle di ieri sera contro il Bayern Monaco, e sulla scorta di un avvio di stagione più che disastroso, è finalmente giunto il tempo di dirlo: il ciclo del Barcellona è ufficialmente finito. L’arrivo di Xavi sulla panchina blaugrana, l’introduzione delle sue regole auree, la decisione di richiamare Laporta come presidente del club…tutte queste misure non sono state sufficienti a disinnescare un processo che era ormai in corso già da parecchio tempo: l’avvento di un nuovo Medioevo azulgrana.

Bayern-Barcellona 3-0

Significativa, da questo punto di vista, la sconfitta di ieri sera – mercoledì 8 dicembre – contro il Bayern Monaco di Julian Nagelsmann. Ai ragazzi di Xavi sarebbe servita una vittoria per ottenere la certezza matematica di accedere agli ottavi di finale di UEFA Champions League, e sebbene il Bayern Monaco fosse già qualificato e non avesse pertanto nulla da chiedere, Depay e compagni si sono fatti surclassare su tutta la linea, lasciando l’Allianz Arena di München a tasche vuote.

A preoccupare, in particolar modo, è stata proprio l’indole della squadra azulgrana: mai apparsa in partita, spesso e volentieri confusa, se non addirittura svogliata. Non soprende, da questo punto di vista, il sonoro risultato finale di 3-0 (reti di Müller, Sané e Musiala), a testimonianza della superiorità psicofisica dei tedeschi, non a caso considerati tra i favoriti per la vittoria finale della competizione.

L’inizio di una nuova era

Come nel caso della stagione 2003/04 – l’ultima occasione in cui il Barcellona si ritrovò a disputare l’Europa League (che ai tempi si chiamava ancora Coppa Uefa) – la situazione tragicomica in cui versa il club catalano può rappresentare un buon punto di partenza per avviare un’importante rifondazione. Questa, se non altro, è certamente la speranza dell’attuale allenatore della squadra, nientemeno che Xavi, il quale debuttò in maglia blaugrana proprio in quegli anni così difficili e bui, salvo poi rendersi ben presto conto di trovarsi nel miglior club del mondo. Quello, per intenderci, capace di mettere a segno il primo triplete della storia. Scusate se è poco…

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