Chi è Sardar Azmoun, l’attaccante iraniano che piace alla Juve

Agilissimo nonostante il metro e ottantasei, destro naturale, eccellente sulla fascia. L’ottima tecnica e la velocità lo hanno fatto definire il Messi iraniano e la sua presenza in Nazionale è fissa.

Chi è Sardar Azmoun

Sardar Azmoun, classe 1995, già nel mirino della Roma a Luglio della passata stagione, oggi candidato numero uno a sostituire Chiesa e a dar man forte al reparto offensivo bianconero.

Dopo i primi passi nelle squadre dilettantistiche del suo paese, viene acquistato dai russi del Rubin che lo fa debuttare in prima squadra il 27 luglio 2013 quando, appena diciottenne, subentra nel secondo tempo della partita di UEFA Europa League vinta per 1-0 sul Jagodina. Esordisce nella massima divisione russa nello stesso anno realizzando un gol e un assist nella partita vinta per 5-1 contro l’Anži e concludendo la prima stagione da professionista con 5 reti in 17 match.

L’anno successivo va in prestito al Rostov, dove cresce e lascia il segno: diventa l’attaccante di riferimento della squadra con 21 reti in 65 partite e debutta anche in UEFA Champions League. Segna una delle tre reti che consente al Rostov di vincere 3-2 una memorabile partita in casa del Bayern Monaco.

Rientrato al Rubin per fine prestito, gioca 45 partite e termina la sua avventura col club alla fine del 2019, accettando il trasferimento allo Zenit di San Pietroburgo. L’avventura con lo Zenit lo vede protagonista di due ottime stagioni, con tanti goal e ottime prestazioni: miglior giocatore del campionato e titolo nazionale col club. All’inizio di questa stagione vince la Supercoppa russa segnando una delle tre reti dello Zenit. Una buona capacità realizzativa (17 e 19 goal nelle ultime due stagioni in Russia) e una visione di gioco a tutto campo, generoso in fase di copertura e insidiosissimo nel recuperare palla col pressing ai difensori e centrocampisti avversari.

Idea Juve: Sardar Azmoun per l’attacco

L’emergenza Chiesa impone interventi immediati alla dirigenza piemontese. Nonostante il successo all’Olimpico contro la Roma (più un regalo degli uomini di Mou che un successo della Juve), la Vecchia Signora appare acciaccata e senza gioco. Con l’infortunio di Federico Chiesa e le alterne prestazioni di Morata e Dybala è necessario correre ai ripari per ridare slancio a una stagione che minaccia delusioni a cui il popolo zebrato non è avvezzo.

Esperienza internazionale, grazie alle competizioni europee disputate con le squadre russe e la nazionale iraniana, e grande temperamento, per un attaccante di personalità che potrebbe essere l’ingrediente speciale per rivitalizzare un reparto che sta pagando a carissimo prezzo la cessione di CR7.

Suo padre è stato un pallavolista per la nazionale del suo paese e il destino del giovane Sardar sembrava indirizzato alla palestra più che ai campi di calcio. Ma la passione per il pallone ha avuto la meglio e il ragazzo ha saputo farsi strada rapidamente. Insieme al calcio, ha una venerazione per i cavalli:

Sono la mia passione, la cosa che mi manca di più quando sono all’estero. Quando sono in vacanza arrivo alle sei del mattino e me ne vado la sera, ogni tanto dormo anche vicino alle stalle

Si tratta per 20 milioni di euro, accordo già trovato col ragazzo che, tra le varie offerte, ha già scelto la Juve.

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