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Fine settimana infuocato in Serie A con i passi falsi delle due milanesi. Se il pari del Milan con la Salernitana, in un autentico testacoda, sembrava avere dell’incredibile, il k.o. dell’Inter a San Siro contro il Sassuolo ha, invece, del clamoroso e fa parlare definitivamente di crisi.
Ebbene sì, perché i nerazzurri di Simone Inzaghi non vincono in campionato ormai da un mese, da quel 2-1 in extremis arrivato contro il Venezia lo scorso 21 gennaio.
Cinque punti nella ultime cinque gare di campionato. I numeri non lasciano scampo all’Inter: è crisi. La sconfitta di San Siro contro il Sassuolo lascia l’amaro in bocca per il controsorpasso al Milan mancato, ma soprattutto tanta rabbia per l’approccio sbagliato alla gara, fattore più volte sottolineato nei vari post-partita da mister Simone Inzaghi.
Un punto contro l’Atalanta, tre contro il Venezia, poi il derby perso contro il Milan e il pari col Napoli. Ora, il k.o. col Sassuolo. Il tutto considerando anche la vittoria in Coppa Italia contro la Roma e la sconfitta, questa volta forse immeritata, contro il Liverpool in Champions League.
Tanti impegni che hanno messo in difficoltà la corazzata nerazzurra che sperava di trovarsi ora in un’altra posizione di classifica e che, invece, al netto della gara col Bologna da recuperare, la vede inseguire a -2 dalla vetta.
Abbiamo detto delle tante gare disputate in questo ultimo mese ma le motivazioni di questo momento nero sono svariate. L’Inter è in crisi per la stanchezza. Non per forza quella fisica. Infatti, l’approccio col Sassuolo ha denotato una disattenzione mentale evidente. Troppo molle la formazione nerazzurra nei primi minuti: due gol presi ma altrettanti quasi subiti.
E poi ci sono le assenze, quelle causa squalifica – vedasi Brozovic out contro il Sassuolo -, ma anche quelle sul terreno di gioco dove molti dei top player, in questo momento, stanno mancando. Su tutti Lautaro Martinez che è rimasto ancora a secco nonostante almeno una palla gol nitida, sprecata clamorosamente.
Ma oltre all’attacco che non trova la via della rete, c’è anche una difesa che, fatta eccezione per l’assente Bastoni, ha visto i vari Skriniar, De Vrij e Dimarco in difficoltà. Neppure Handanovic è esente da colpe. Non tanto per i gol presi dal Sassuolo ma per un rendimento che nelle ultime sfide non è stato poi così perfetto.
La crisi dell’Inter c’è e si vede ma il cammino in campionato, in Coppa Italia e in Champions League è ancora tutto da scrivere. Se il ritorno col Liverpool ad Anfield si annuncia indubbiamente in salita, in Serie A qualche impegno più abbordabile potrebbe ridare quel brio visto quasi sempre negli uomini di Inzaghi.
Prima il Genoa a Marassi, poi la Salernitana a San Siro, per giunta nel turno di Napoli-Milan. Insomma, i presupposti per tornare in vetta ci sono tutti. Serve attenzione, concentrazione e soprattutto saper gestire tutto nel modo più equilibrato possibile. La crisi Inter può essere superata. C’è un Tricolore cucito sul petto da difendere. Dzeko e compagni lo sanno e non hanno alcuna intenzione di arrendersi proprio ora…
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