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Certe volte il calcio regala storie davvero incredibili che vale la pena di raccontare. Una di queste, certamente, è quella di Moustapha Cissé, balzato alla cronaca sportiva per la rete da tre punti messa a segno con la maglia dell’Atalanta che solamente due mesi fa aveva deciso di puntare su di lui dopo averlo visto giocare nei campi della Seconda categoria tra i dilettanti del Rinascita Refugees, squadra leccese.
Nato il 14 settembre del 2003 in Guinea, Moustapha Cissé è da pochissimi mesi un elemento del vivaio dell’Atalanta. Fino allo scorso febbraio, infatti, il calciatore militava, come anticipato, nel Rinascita Refugees, squadra dilettantistica di Copertino, in provincia di Lecce.
Si tratta di una squadra composta da calciatori richiedenti asilo, militante nella Seconda Categoria, la penultima serie italiana. Il club è senza dubbio un modello, se non sportivo, almeno a livello sociale. Il Rinascita Refugees, infatti, è composto esclusivamente da ragazzi rifugiati e ha l’obiettivo di accogliere e integrare. Esattamente ciò che è accaduto a Moustapha Cissé, fuggito dalla Guinea dopo la morte del padre.
Poche settimane fa, l’Atalanta ha deciso di dargli un’occasione e a fine febbraio è arrivato l’esordio con le giovanili nerazzurre. Impatto importante quello dell’attaccante che, nel giro di pochissimo, ha stupito tutti nel campionato Primavera con tre gol in altrettante partite giocate.
Se le prime corse con la formazione Primavera dell’Atalanta avevano fatto intuire la grande potenzialità, Moustapha Cissé ha avuto una ulteriore occasione con la prima squadra, quella di Serie A, allenata da Gian Piero Gasperini.
Complici i problemi nel reparto avanzato, con le pesanti assenze in avanti – su tutte quella di Zapata -, ecco Il 18enne essere chiamato dal Gasp per l’impegno contro il Bologna, gara valida per la 30esima giornata di Serie A. Mai Moustapha Cissé avrebbe potuto immaginare, però, di debuttare e di diventare il match winner della gara.
In campo al 65esimo minuto al posto di Luis Muriel, il guineano ha colto immediatamente la sua occasione. Con la partita bloccata sullo 0-0, l’attaccante ha sfruttato il passaggio di Pasalic e con un preciso mancino ha battuto il portiere del Bologna Skorupski. Gioia pazza per Moustapha Cissé e per tutto l’ambiente dell’Atalanta che, al triplice fischio, si è goduta il suo man of the match.
Se sul campo e sui social, i compagni lo hanno portato in trionfo, con pieno merito, anche i dirigenti, l’allenatore e, in questo caso, il vice allenatore Tullio Gritti ha avuto parole importante per Moustapha Cissé rilasciate al sito ufficiale dell’Atalanta.
“Questo, oltre alle grandi qualità calcistiche, è un ragazzo eccezionale. Si è presentato a Bergamo, è venuto con noi ad allenarsi e ha dimostrato un’educazione strepitosa, nonostante sappiamo che la vita non sia stata facile fino adesso per lui. Ma è una persona splendida che ha tantissima voglia di imparare, ha delle ottime qualità, ha già fatto un gol da campione. Poteva essere stato Muriel a segnare quel gol lì, con stop e tiro. La genialità è del mister che te lo butta dentro”.
Adesso, il ragazzo potrà continuare a crescere ma siamo sicuri che già aver raggiunto tali risultati, per lui, è come aver realizzato un sogno. Un qualcosa che solamente poche settimane fa era assolutamente lontano dalla sua immaginazione.
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