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L’Italia non parteciperà al Mondiale in Qatar. Addio al sogno iridato dopo la partita persa contro la Macedonia del Nord che, in caso di successo, avrebbe consegnato agli Azzurri un’ultima sfida contro il Portogallo, in grado di avere la meglio sulla Turchia.
Squadra turca che sarà il prossimo rivale degli uomini di Mancini tra qualche giorno. Sì, perché martedì 29 marzo, andrà in scena a Konya una gara essenzialmente inutile, senza alcuna posta in gioco rilevante. E allora perché Turchia-Italia si giocherà comunque nonostante il duro verdetto che vede entrambe fuori dal torneo invernale? La risposta è da ricercarsi in questioni di ranking e non solo…
Tutto vero: Turchia-Italia si sfideranno tra pochi giorni in quella che sarà a tutti gli effetti una gara “beffa” tra due formazioni deluse. Da una parte i turchi sconfitti dal Portogallo di Cristiano Ronaldo per 3-1 – reti di Otavio, Diogo Jota e Nunes (P) e di Yilmaz (T) -; dall’altra gli Azzurri, fatti fuori da una rete della Macedonia del Nord firmata da Trajkovski al 92esimo di una partita stregata.
Il regolamento dei playoff Mondiali, però, non tiene conto degli stati d’animo e dunque prevede che le semifinaliste perdenti si debbano sfidare tra loro anche senza mettere nulla, o quasi, in palio.
Ma allora, perché Turchia-Italia si deve giocare? La partita che nessuno avrebbe voluto disputare avrà un fine puramente di ranking Fifa. Si giocherà, quindi, per la graduatoria sui cui vengono stilate le fasce di merito dei grandi eventi internazionali come Europeo, Coppa America e appunto il Mondiale, a cui però, come noto, né Turchia né, purtroppo, Italia parteciperanno.
Martedì sera, 29 marzo, mentre Portogallo e Macedonia del Nord si giocheranno il pass per Qatar 2022, turchi e italiani alle 20:45 giocheranno in quella che sarà poco più di un’amichevole. Sede del match, Konya, città situata del cuore dell’Anatolia, per la gioia, forse l’unica, di sponsor e televisioni che trasmetteranno la gara.
Difficile dire in che modo Turchia-Italia verrà approcciata dalle due formazioni. Da una parte la grande delusione per aver mancato l’atto finale che avrebbe potuto regalare il sogno Mondiale, dall’altra la voglia di tirare fuori l’orgoglio dopo una sconfitta pesante. Possibile che tanti giocatori possano voler tornare nei rispettivi club per provare a dimenticare il prima possibile l’amarezza di questi giorni, ma altrettanto vero che per rispetto nei confronti della maglia della Nazionale, chi scenderà in campo darà sicuramente il massimo per portare a casa un buon risultato.
Il modo migliore per andare avanti, spesso, è giocare e tornare subito in campo. Di questo avviso anche il numero uno della FIGC Gabriele Gravina che ha spiegato il piano di questi giorni dell’Italia:
“Il programma sarà la cura per rimarginare le ferite, come abbiamo condiviso le gioie di questi tre anni, ora dobbiamo superare insieme questo dolore. Io raccolgo maggiori energie, ci metto la faccia, per rilanciare nel più breve tempo possibile il percorso che Roberto sta portando avanti”.
Per ora, dunque, la Nazionale italiana si ritroverà a Coverciano per iniziare a preparare la partita di martedì che potrebbe dare modo a chi non ha giocato contro la Macedonia di scendere in campo.
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