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È passato quasi un anno dall’indimenticabile notte di Wembley, dove l’Italia rovinò la festa annunciata dell’Inghilterra e si portò a casa l’Europeo. Capitan Chiellini alzò la coppa dopo ben 53 anni, uno dei trionfi più belli e inaspettati.
E proprio il difensore azzurro si rese protagonista di un episodio simpatico e di grande fair play poco prima dell’inizio del match. Tra l’arbitro Kuipers e Chiellini, infatti, andò in scena un vero e proprio patto di non belligeranza.
Il fischietto olandese, ormai ritiratosi dopo una carriera da top assoluto, rivelò mesi dopo cosa si dissero i due.
Kuipers e Chiellini: il difensore fu protagonista di un bel gesto
Prima dell’inizio della finale, durante il riscaldamento, Chiellini si avvicinò a Kuipers ed ecco cosa gli disse:
“Bjorn buona fortuna, siamo molto contenti che tu sia qui ad arbitrare la finale, congratulazioni“.
Un messaggio di grande cordialità e distensione a pochi minuti dall’inizio di una vera e propria battaglia sportiva. La risposta di Kuipers non si fece attendere e approfittò del momento per una raccomandazione:
“Capitano ascoltami, non venitemi addosso per mettermi pressione, non chiedete di tirare fuori cartellini stupidi, perché se dovrò essere severo lo sarò, quindi concentratevi solo sulla vostra partita“.
Kuipers e Chiellini: cosa disse il capitano azzurro ai suoi compagni di squadra
Dopo questo botta e risposta tra Kuipers e Chiellini, il difensore azzurro, negli spogliatoi, si comportò da vero leader e capitano parlando alla squadra e pretese che l’atteggiamento di ogni singolo calciatore fosse rispettoso verso l’arbitro.
Kuipers rivela:
“Quando tornò in campo, mi disse: ‘Bjorn, ho parlato con ogni singolo giocatore, stai tranquillo’“.
Ad onor del vero, lo stesso comportamento lo ebbe anche il capitano inglese Harry Kane con i propri compagni e l’andamento della finale riflesse ciò che sono state le premesse. Grande battaglia agonistica ma grandissimo rispetto tra tutti i protagonisti in campo. Arbitro compreso.
L’Italia senza Chiellini: un anno dopo è cambiato tutto
Dopo la straordinaria impresa ad Euro 2020, le cose per l’Italia non sono state tutte rose e fiori. Anzi. Gli azzurri, purtroppo, hanno incappato in una vera e propria parabola discendente, fallendo clamorosamente l’accesso ai prossimi Mondiali.
Un fallimento derivato dal secondo posto nel girone di qualificazioni prima e dall’eliminazione contro la Macedonia poi, durante i play-off. Come se non bastasse, il 1° giugno scorso, l’Italia è tornata a Wembley per sfidare l’Argentina nella “Finalissima” perdendo sonoramente 3-0 e non riuscendo mai a reagire.
Gara che passerà alla storia anche e soprattutto per l’addio alla Nazionale del capitano Giorgio Chiellini. Un modo per niente glorioso di chiudere una carriera che lo ha visto vero cardine e leader degli azzurri. Adesso è tempo di pensare al presente e al futuro prossimo e il CT Mancini ha deciso di puntare su altri giovani affamati che, in queste prime gare di Nations League, stanno ben figurando. Verrebbe spontaneo pensare: “Perché non farlo prima?”, ma l’allenatore azzurro, dopo quel trionfo storico, ha optato per la strada della riconoscenza e quindi sullo stesso gruppo vincente degli Europei.