Chi è Wijnaldum, il “big game player” di Mourinho

Il 5 agosto 2022 è sbarcato a Roma Georginio Wijnaldum, centrocampista olandese classe 1990 in prestito dal Paris Saint-Germain. Un top player di livello internazionale si aggiunge quindi alla già importante campagna acquisti portata avanti dalla società giallorossa, che sta allestendo a Mourinho una squadra decisamente competitiva con l’obiettivo di continuare quanto già fatto di buono nella passata stagione.

Chi è Wijnaldum, il “big game player”

Così viene definito oltremanica: il classico giocatore delle grandi occasioni. Wijnaldum è un centrocampista decisamente prolifico essendo in grado di giocare in tutte le parti del campo: a sinistra, a destra, sulla trequarti o in mediana, non importa per il classe ’90 che fa della duttilità e capacità di inserimento i propri punti forti. Grazie a queste qualità ha segnato a quasi tutte le big della Premier con le maglie di Newcastle e Liverpool, ma ciò che lo ha fatto entrare nella leggenda Reds è la doppietta segnata in appena 122 secondi in semifinale di Champions, poi vinta, durante la rimonta contro il Barcellona. Subentrato dopo l’intervallo sull’1-0, la doppietta di Gini ha riequilibrato le sorti della doppia sfida, mettendo in evidenza la sua tecnica e capacità di vedere la porta. Gini? si, questo è il soprannome affibbiatogli dagli amici fin da piccolo, un nomignolo che che l’olandese non riesce a scrollarsi di dosso: ” Non so quando sia nato o il motivo preciso – disse sul canale YouTube del Liverpool – , i miei amici mi chiamano così da sempre”.

La carriera

Prodotto del Settore giovanile del Feyenoord, nel 2007 viene lanciato in Prima Squadra, giocando in quattro stagioni 135 partite e segnando 25 reti. Nel 2011 il felice passaggio al PSV, altre quattro stagioni importanti nelle quali calca per la prima volta il calcio europeo, e soprattutto raddoppia i gol fatti: 56. Nel 2015 la prima esperienza in Inghilterra con la maglia del Newcastle, poi il passaggio al Liverpool: sotto la guida di Klop gioca 237 partite e segna 22 gol, il tutto condito dalla vittoria di Champions e Premier League. L’anno scorso il passaggio al Paris Saint-Germain con il maxi stipendio di nove milioni l’anno. Parigi ha regalato una buona annata al centrocampista: 38 gare giocate e 3 reti e la vittoria del campionato nazionale. Ora lo aspetta una nuova sfida all’ombra del Colosseo.

Wijnaldum: è il pallino di Mou

Il tecnico giallorosso lo ha cercato sia nella sua esperienza allo United sia quando allenava il Tottenham, ora finalmente è riuscito a portarselo a casa, con Matic a sostegno, il centrocampo di Mou sembra sempre più quello di un top club, soprattutto pensando anche ai nuovi arrivati davanti: l’idea Dybala dietro al duo Abraham-Belotti avrà solleticato più di qualche fantasia nella Capitale, ma per farlo serve un baricentro basso d’acciaio, e Wijnaldum potrebbe essere proprio la pedina perfetta anche pensando al modo in cui ha giocato al Paris Saint-Germain.

La Nazionale

Alla prima esperienza nel settembre 2011, entra e segna dopo 4 minuti contro San Marino. Nel 2014 partecipa ai Mondiali e segna il gol del 3-0 contro il Brasile nella gara valevole per il terzo posto. Conquistato il posto da titolare, è tra i trascinatori della squadra in Nations League, perdendo però la finale contro il Portogallo. Viene però inserito nella top 11 delle final four della competizione. Con i 3 gol segnati all’Europeo 2021 tocca 25 gol in maglia oranje, superando Van Basten e Kuijt nella classifica dei marcatori all time della nazionale.

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