L’Italia è riuscita a qualificarsi alle Final Four della Nations League grazie alla vittoria nel proprio girone composto da Germania, Inghilterra ed Ungheria; fondamentali per l’ottenimento del primo posto sono state le due ultime vittorie contro Inghilterra (1-0 a San Siro con gol di Raspadori) e Ungheria (vittoria esterna per 2-0, in gol Raspadori e Di Marco).
Oltre a riacquisire una certa fiducia nella nostra selezione, e poter in qualche modo dimenticare la cocente delusione derivante dalla mancata partecipazione al Mondiale, in palio per un’ipotetica vittoria ci sono un trofeo, soldi e tutte le questioni di ranking derivanti.
Che succede se l’Italia vince la Nations League?
Innanzitutto c’è da dire che non è prevista alcuna possibilità per cui vincere la competizione possa portare l’Italia a partecipare in extremis ai Mondiali in Qatar. Non solo non è in alcun modo previsto dal format stesso del torneo, ma la competizione nel paese arabo si svolgerà tra novembre e dicembre del 2022, mentre invece la Nations League si disputerà in giugno 2023. Ovviamente però qualche lato positivo c’è: le quattro squadre che sono riuscite ad imporsi all’interno dei propri gironi della Lega A quando ci saranno le qualificazioni per gli Europei, saranno inserite in un girone con meno squadre. Successivamente, se per qualche motivo una delle quattro non si sarà riuscita a qualificare ad Euro 2024 durante la fase a gironi, avrà la possibilità di disputare i playoff in virtù proprio del piazzamento raggiunto in Nations League. Ci sono poi ulteriori piccoli vantaggi che potranno sfruttare successivamente queste selezioni: scontata la possibilità di migliorare il proprio punteggio all’interno del Ranking Fifa, l’opportunità decisamente non da poco di essere inserita come testa di serie nei sorteggi per le qualificazioni dei prossimi Mondiali ed Europei.
Cosa si vince: premio e trofeo
La selezione che uscirà vincitrice dalla Nations League sarà premiata con una Coppa argentata, di altezza 71 centimetri ed un peso intorno ai 7.5 Kg. Naturalmente oltre al trofeo, vi sono in palio premi in denaro riservati unicamente alle squadre che parteciperanno alle Final Four: ben 10,5 milioni per la squadra vincitrice, 9 milioni per secondo posto, 8 per l’ultimo gradino del podio e 7 alla quarta. Per ora questo trofeo è ancora abbastanza “snobbato” da nazionali e stampa, al pari della Confederation Cup, così si espresse Hélder Pombinho, direttore creativo della brand agency per il trofeo raccontando della sua ideazione: “La prima cosa che volevamo era che la gente iniziasse a pensare cosa rappresentasse questo trofeo, l’apice per una nazione e l’elevazione della sua bandiera. Quando guardiamo alzare questo trofeo, è come se vedessimo sollevare le bandiere di tutte le nazioni nel momento della vittoria della competizione”. Nonostante l’ideatore sia straniero, il trofeo è made in Italy, nel dettaglio è stato realizzato nella città di Avellino dall’azienda italiana Iaco Group, che si è già occupata in precedenza anche della realizzazione dei trofei per i vincitori di Serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Un motivo in più per tentare di far tornare il trofeo nel paese dove è stato creato.