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Xavier Hernández i Creus, detto però più comodamente Xavi, è ormai da quasi un anno l’allenatore del Barcellona, ma la sua carriera con la maglia blaugrana non può certo limitarsi a questo: Xavi è infatti una bandiera del club in special modo per quanto fatto nei 17 anni da giocatore.
Nato il 25 gennaio 1980 a Terrassa, nella provincia di Barcellona in Catalogna, curiosamente lo stesso Comune di appartenza di un suo compagno e ora giocatore: Sergio Busquets. Fin da piccolo stupisce per le sue doti tecniche ed è impiegato a centrocampo, nel 1991 lo acquista il Barcellona inserendolo nelle proprie giovanili, nel 1997 il passaggio al Barcellona B e nel 1998 l’esordio in Prima Squadra, da lì in avanti, come si suol dire il resto è storia.
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Xavi: un palmarès da campione
Sia a livello nazionale che internazionale Xavi si è distinto come uno dei migliori interpreti nel proprio ruolo di regista e come centrocampista in generale; fa parte della generazione d’oro del calcio spagnolo, guidato da Pep Guardiola, tra 2008 e 2012 è stato uno dei protagonisti della rivoluzione tecnico tattica creata dal tecnico,e forse uno dei suoi migliori interpreti insieme al compagno di squadra e Nazionale Andrès Iniesta. La sua bacheca di conseguenza, è gremita di trofei vinti con Barcellona e Spagna:
Con il Club:
- 8 Liga
- 6 Supercoppe di Spagna
- 3 Coppe di Spagna
- 4 UEFA Champions League
- 2 Superccoppe UEFA
- 2 Coppe del Mondo
Con la Nazionale:
- 1 Mondiale, nel 2010 in Sudafrica
- 2 Europei, nel 2008 in Austria-Svizzera e nel 2012 in Polonia-Ucraina
- Terzo posto alla Confederations Cup del 2009 in Sudafrica e secondo a quella del 2013 in Brasile
Nel 2015 Xavi va a giocare in Qatar al Al-Sadd, squadra in cui milita per 4 stagioni prima di passare al ruolo di tecnico. Anche qui sia da giocatore che come allenatore ha i suoi successi:
Da giocatore: 1 Coppa dell’Emiro del Qatar 1 Coppa di Qatar 1 Coppa dello Sceicco Jassem 1 Campionato qatariota. Da allenatore: 1 Coppa dello Sceicco Jassem, 1 Coppa delle Stelle del Qatar, 2 Coppe di Qatar, 2 Coppe dell’Emiro del Qatar, 1 Campionato qatariota
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Ha cambiato il calcio dal campo, ora ci prova dalla panchina
Era chiaro che con una carriera così, ci si aspettasse molto anche dallo Xavi allenatore. In molti potranno aver temuto per la sua carriera, visto l’approdo a Barcellona in un momento economicamente a dir poco difficile per la società catalana, e con solo l’Al-Sadd come esperienza in panchina. Lui ha risposto presente risollevando la squadra in classifica e portandola a qualificarsi per la Champions League, cosa che non era riuscita l’anno precedente. Con chiare idee di gioco, sempre figlie della strada tracciata da egli stesso come giocatore, ed un Lewandoski in più, quest’anno la squadra di Xavi deve far paura a tutti, anche in campo internazionale.
Dopo l’Allianz Arena, San Siro
La dura lezione subita in terra tedesca, con l’uno due siglato in 4 minuti prima da Hernandez e poi da Sanè, avrà messo voglio a Lewandoski e compagni di rifarsi in fretta per non mettere in salita il proprio percorso nella competizione. A provare a mettere in bastoni tra le ruote agli spagnoli, l’Inter di Filippo Inzaghi, in crisi nera e con un impellente bisogno di risultati utili che diano punti, ma in special modo una nuova autostima.